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L’Istituto agrario di Catanzaro, eccellenza per tutto il territorio, smembrato? Sembrava fosse solo un rischio e invece pare che la Provincia di Catanzaro, intenda autorizzare, mancherebbe solo l’ufficialità, l’apertura della sede distaccata del Vittorio Emanuele II a Sellia Marina, comune a pochi chilometri dal capoluogo, dove, si trova, chissà se è una coincidenza, l’ex azienda Condoleo di cui è proprietaria proprio la Provincia.
In ballo, per la Condoleo, c’è un progetto milionario, finanziato nell’ambito del Psr Calabria per l’area boschiva e con fondi Fesr, che prevede, tra l’altro, l’insediamento di un centro di studi strategici per il settore agro-zootecnico calabrese, in cui la Provincia avrà come partner, il Comune di Belcastro, molte comunità provinciali, l’Umg e la Mediterranea come università e altre “forze economiche e sociali”.
Inutili gli appelli delle varie associazioni catanzaresi che parlano di “schiaffo alla città”. Inutile anche l’appello del sindaco Sergio Abramo, che pochi giorni fa ha incontrato i docenti del’istituto, ribadendo “la ferma contrarietà dell’Amministrazione comunale a un’ipotesi del genere” e sottolineando come una simile scelta “penalizzerebbe il tessuto formativo del Capoluogo di regione e depotenzierebbe un’eccellenza, universalmente riconosciuta, del nostro sistema d’istruzione superiore, spesso presa come punto di riferimento per tutta la regione”.
Discorsi caduti nel vuoto, la Provincia, infatti, nei prossimi giorni pare renderà ufficiale ed efficace una delibera contro la quale si sono schierati anche membri stessi del Pd (Leggi qui) di cui Bruno è segretario provinciale, e chiarisce come l’apertura di una sede distaccata a Sellia Marina sia una opportunità che “risponderebbe all’esigenza di dare sbocco e sviluppo alla vocazione agricola del comprensorio del medio Ionio catanzarese…” Considerato ciò, dunque, la Provincia di Catanzaro autorizzerebbe l’apertura ed accelererebbe la procedura in vista delle iscrizioni all’istituto per l’anno scolastico 2016/2017.
ClaVa
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