Si è svolto presso la Libreria Coop Ambasciatori, nel cuore di Bologna, il dibattito con Romano Prodi: “Un nuovo dialogo tra Nord e Sud”.
Una vasta platea ha partecipato alla discussione aperta sulla base degli argomenti proposti nel libro di Pino Soriero, “Sud, vent’anni di solitudine”, edito dalla casa editrice Donzelli.
Un confronto appassionato e qualificato con Patrizio Bianchi, Assessore Regione Emilia Romagna, Francesco Critelli, Capogruppo PD al Comune di Bologna, Emanuele Felice docente Università di Barcellona, coordinati da Aldo Bacchiocchi, già sindaco di S. Lazzaro di Savena.
Da Prodi e Soriero in particolare, è giunto l’invito a una riflessione più rigorosa a livello istituzionale e culturale, su un indispensabile ulteriore impegno per politiche di coesione coerenti tra Nord e Sud, attraverso una più accentuata capacità di coordinamento da parte delle strutture della Presidenza del Consiglio.
Scorciatoie organizzative di nuove competenze ministeriali separate rischierebbero di rientrare nel solco di impostazioni già sperimentate e storicamente fallite, che hanno invece aggravato la “solitudine del Sud” favorendo la dispersione delle risorse offerte dai Fondi Europei, come è accuratamente documentato nel libro di Soriero. Un governo forte e unitario di tutte le risorse finanziarie e territoriali è oggi indispensabile all’Italia per reggere la sfida della competizione territoriale a livello mondiale.
In particolare Romano Prodi, appena rientrato da un viaggio in Cina, ha ricordato in quest’ottica, la grande occasione rappresentata dal Porto di Gioia Tauro, sul quale aveva avviato ampie progettualità integrate che avrebbero portato tutto il Sud del Paese al centro degli interessi economici del Mediterraneo. La visione localistica prevalsa in questi anni ha agevolato il trasferimento dell’asse delle comunicazioni commerciali sul Porto del Pireo, in Grecia, soprattutto da parte dei partner cinesi precedentemente interessati alla Calabria. Servono ora misure concrete per riproporre all’estero la forza di attrazione e la nuova centralità della rete meridionale dei porti italiani.
Soriero nel suo intervento ha sottolineato l’inquietante diffusione della criminalità organizzata; i recenti numerosi arresti per mafia in Emilia Romagna, le vicende di collusione emerse da Roma Capitale, gli scandali dell’EXPO di Milano e del MOSE di Venezia, il malaffare scaturito in alcune realtà interessate alla riqualificazione del territorio in Liguria, confermano che il rischio di degrado è ormai diffuso e coinvolge tutto il Paese, il Sud non può essere lasciato solo ad affrontare un degrado mafioso che riguarda ormai l’Italia intera.
La definizione più rapida di strategie nazionali che facciano avanzare concretamente i livelli di coesione e di solidarietà tra Nord e Sud, può bloccare il declino dell’Italia e proiettare l’intero sistema economico nazionale negli scenari in ebollizione tra l’Europa e il Mediterraneo, come in queste ore evidenzia il drammatico scontro tra le autorità di Bruxelles e il nuovo governo eletto in Grecia dal popolo.
Romano Prodi ha concluso l’incontro auspicando un autentico shock culturale nei circuiti politici e nella società civile tale da spingere il Mezzogiorno fuori dalla “solitudine” lungo il percorso di ricerca indicato dal libro di Soriero, definito “una riflessione lucida ed equilibrata, utile ad indirizzare le necessarie analisi e le conseguenti nuove proposte di sviluppo e di coesione tra Nord e Sud”.