di Grazia Candido –
Prima del live di questa sera, il “re” dello swing si racconta svelando i suoi progetti e sogni
La travolgente musica di Paolo Belli chiude i festeggiamenti civili in onore della Madonna della Consolazione. Torna in riva allo Stretto con la sua Big Band, l’ex “ladro di biciclette” e, questa volta, a volerlo in città è il presidente della Provincia Giuseppe Raffa e il consigliere delegato al Turismo e Spettacolo Francesco Cannizzaro che insieme al consigliere provinciale Pier Francesco Campisi, questo pomeriggio in un noto gazebo reggino sul Lungomare, hanno spiegato la scelta di affidare al noto cantante e show man emiliano la chiusura delle feste mariane.
“Siamo riusciti a riportare la gente nelle piazze e a creare nonostante le numerose difficoltà che la città sta affrontando, momenti di spensieratezza che hanno sancito la forza di una comunità desiderosa a ripartire – afferma il consigliere Cannizzaro che, in poco tempo e grazie al sostegno del leader di Palazzo Foti, è riuscito a creare un programma variegato dando spazio a star nazionali e non, e coinvolgendo artisti del territorio.
Ma “non è stata una scelta a caso, quella di far chiudere i festeggiamenti a Paolo Belli” – ci tiene a precisarlo il presidente Raffa che vede nell’artista colui che “stasera lascerà ai reggini non solo un messaggio musicale ma sociale visto che ha colto le difficoltà di una terra che ha voglia di rialzarsi”.
Ad accompagnare il re dello swing, l’ormai consolidata Big Band composta da Gaetano Puzzutiello (basso e contrabbasso), Mauro Parma (batteria e piccole percussioni), Giuseppe Stefanelli (percussioni), Paolo Varoli (chitarre), Enzo Proietti (tastiere), Nicola Bertoncin (tromba), Fabio Costanzo (tromba), Gabriele Costantini (sax), Matteo Pescarolo (sax), Daniele Bocchini (trombone) e Pierluigi Bastioli (trombone), “un gruppo di amici che amano suonare e regalare al pubblico solo buona musica”.
“Sono onorato e felice di essere qui. Ormai sono 25 anni che vengo a Reggio Calabria e, ogni volta che mi chiamate, torno con piacere ma è quasi imbarazzante. Metto sul petto una medaglia in più e insieme alla mia band scendo in missione per compito di Dio – afferma Belli – So che è un momento difficile per voi ma trovo una città sempre più bella. Venticinque anni fa, Reggio era un posto come tanti altri e quando la vidi per la prima volta colsi subito la sua bellezza e lo dissi ai miei amici spronandoli a venire a visitare la Calabria, una terra meravigliosa. Stasera darò il 101%perchè so che cosa vuol dire per voi questa festa”.
Paolo fa tanti apprezzamenti e complimenti ai calabresi dei quali conosce pregi e difetti: “Tra questi ultimi il più grave è che mi dite ogni volta che devo mangiare e poi, quando torno a casa, devo fare almeno una settimana di dieta ferrea”.
Tra i sogni nel cassetto Belli vede anche il teatro a patto che questo faccia sopravvivere le 30 persone che lavorano da anni con lui.
“Sei anni fa ho fatto una commedia scritta con Alberto Di Risio e oltre ad essermi divertito tantissimo, mi ha dato tante soddisfazioni – ricorda lo show man – Purtroppo, il teatro sta attraversando una pesante crisi e il mio senso di responsabilità mi impone di continuare quello che sto facendo ora. Intanto, posso dire che la prima settimana di Ottobre riparte “Ballando con le stelle”, dieci intense puntate e poi continuerò la mia tournée anche all’estero”.
Dall’uscita del tuo primo album “Ladri di biciclette”, ti sei conquistato pian piano la stima del pubblico, della critica e di artisti prestigiosi quali Sam Moore, Dan Aykroyd, Billy Preston, Jon Hendricks, Jimmy Whiterspoon, Vasco Rossi, Enzo Jannacci e tanti altri. Ma con chi vorresti collaborare nel tuo prossimo futuro?
“Allora, diciamo che a tutti questi li ho riempiti di lambrusco e non capendo chi sono realmente, hanno parlato bene di me – ci scherza su Belli – Comunque, se devo sognare in grande mi piacerebbe collaborare con Tina Tarner ma anche rifare qualcosa con Vasco Rossi e con chi chiunque ama la musica, ama regalare qualcosa di puro e bello alla gente. E poi qualcuno da lassù provvede e ha già scritto tutto. Bisogna solo aspettare”.
