Sono due i colpi di pistola con i quali Mary Condello è stata assassinata lunedì scorso. A stabilirlo i risultati dell’autopsia, eseguita ieri nell’ospedale di Locri dai medici legali nominati dalla Procura di Locri Pietro Tarzia e Rocco Pistininzi. Proiettili calibro 7,65, uno in bocca e l’altro alla tempia, sono stati esplosi, secondo le risultanze investigative, dal marito della donna, Giuseppe Pilato, che dopo un primo momento di irreperibilità, ieri si è consegnato spontaneamente, con il suo avvocato ai carabinieri, che dal giorno dell’omicidio non gli hanno dato tregua con ricerche serrate. Pilato, interrogato subito dal pm sull’omicidio della moglie, ha risposto “non ricordo niente”. L’uomo, hanno detto i suoi legali, gli avvocati Giuseppe Gervasi e Anna Marziano, è apparso in stato confusionale ed ha risposto “non ricordo” a molte delle domande del pm, comprese quelle su dove ha trascorso gli ultimi cinque giorni. Pilato è attualmente in stato di fermo per omicidio volontario e porto e detenzione illegale della pistola che non è stata trovata.