• Commissione di garanzia apre procedimento a carico delle Ferrovie della Calabria

    treno.jpg
    Aperto dalla Commissione di Garanzia legge 146/90 un procedimento di valutazione a carico delle Ferrovie della Calabria
    Il provvedimento è stato trasmesso per competenza ai Prefetti di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza, nonché al Presidente del Senato, al Presidente della Camera dei deputati ed alla Presidenza del Governo che ne assicurerà la divulgazione sugli organi di stampa, ai sensi della legge 146/90 e successive modificazioni.

    Le violazioni al combinato disposto della legge 146/90 e della legge 83/2000 commesse scientemente dalla dirigenza delle Ferrovie della Calabria stanno avendo il  loro naturale epilogo. La Commissione di Garanzia legge 146/90 ha infatti, informa Vincenzo Rogolino  Segretario Regionale FAST CONFsal,  avviato un procedimento valutativo a carico delle stesse Ferrovie della Calabria  per i comportamenti illegittimi tenuti dalla sua dirigenza  in occasione della vertenza sindacale e del successivo sciopero dichiarato il 6 giugno u.s.  dalla Segreteria Regionale FAST FerroVie Calabria per i dipendenti di detta società di trasporto pubblico locale.

    Le responsabilità dello sciopero, che aveva riscontrato una massiccia adesione da parte dei lavoratori con la  conseguente soppressione di diversi treni, ricorda il Segretario della FAST FerroVie, erano da addebitare interamente alla arroganza della Società F.d.C. srl ed al suo  ingiustificato  rifiuto a dare soluzioni ad una serie di  problematiche poste dai lavoratori.

    Di fronte alla legittima protesta dichiarata dalla FAST FerroVie la dirigenza delle F.d.C. ha opposto comportamenti inconsulti ed incontrollati culminati:

    ► con immotivate e rilevanti trattenute sulle retribuzioni dei lavoratori scioperanti, che hanno avviato, con l’assistenza della stessa FAST FerroVie   conseguenti ricorsi  legali  presso il giudice di merito,
    ► con un rifiuto stolto ad istruire ogni forma di procedura di raffreddamento con la nostra O.S., nonostante il chiaro disposto delle leggi dello Stato sopraccitati ed gli inviti ad ottemperare,  inviati  in tal senso, dalla Prefettura di Catanzaro e dalla Commissione di Garanzia l.146/90.

    Il diniego opposto dalla dirigenza di F.d.C. alle pressanti sollecitazioni pervenute  da siffatte istituzioni dello Stato ci ha molto costernato, prosegue senza mezzi termini il Segretario Rogolino, sia  perché le Ferrovie della Calabria garantiscono servizio pubblico locale, con tutto quello che ne consegue in termini di contributi dallo Stato,  ma soprattutto perché a gestire detta Società, nella qualità di Presidente del C.d.A. , c’è il dottor Giuseppe Mario Scali, che pur  apprezzato uomo delle istituzioni da sempre e già Capo di Gabinetto al Ministero dei Trasporti, ha evidentemente ed inspiegabilmente autorizzato tali inadempimenti, da parte dei suoi funzionari, alle leggi dello Stato in materia di conflitti sindacali.

    In ogni caso adesso, continua il rappresentante sindacale, si sta per fare chiarezza, infatti la Commissione di Garanzia nella sua delibera, notificata anche alla Segreteria Regionale Calabria del sindacato FAST FerroVie  e alla Segreteria nazionale quali estensori della denuncia sui comportamenti impropri di F.d.C.,  ha richiesto formalmente i dati anagrafici del legale rappresentante della Società ed i dati INPS “ai fini dell’applicazione dell’eventuale sanzione”.

    Sanzione che troverà certa applicazione e che, dichiara ancora Rogolino, non dovrà gravare sul bilancio della Società, ma essere ascritta alle retribuzioni dei suoi funzionari ai quali si potranno imputare  le violazioni evidenti consunte rispetto ai termini dell’art. 2 comma 2 della legge 146/90 e successive modificazioni e dell’art. 2 della delibera 02/13 del 31 gennaio 2002 pubblicata dalla G.U. n°70 del 23 marzo 2002. 

    Quanto prima inoltre ristabilita la legalità in tema di relazioni industriali, conclude con fermezza il Sindacalista, riprenderemo le azioni sindacali e con esse riapriremo il conflitto sindacale in ambito F.d.C. fino alla risoluzione delle problematiche di lavoro poste dai suoi dipendenti.

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.