• Rampolli di ‘ndrangheta in acqua-scooter

    Sfrecciava a bordo della sua moto d’acqua senza mantenere la distanza di sicurezza prescritta dal codice dela navigazione. Nonostante lo facesse spesso non aveva mai subito alcuna contestazione, per tale comportamento, da parte delle forze dell’ordine. Riconosceva il natante della Guardia Costiera e si premurava di mantenere una buona condotta alla vista degli agenti. 

    La Polizia di Stato, con una imbarcazione priva di contrassegni identificativi, assistita da altre due unità navali, è riuscita a bloccare Natale Iamone, di 19 anni, omonimo del boss della famiglia che detiene il predominio criminale a Melito Porto Salvo.

    Dall’inizio dell’anno sono sei le moto d’acqua sequestrate con altrettante denunce a carico dei conducenti che hanno messo in pericolo la sicurezza dei bagnanti.

    Natale Iamonte non è solo.

    Il 23 giugno scorso veniva fermato Paolo Labate, cl. 85, figlio di Michele e nipote del boss Pietro, mentre violava le norme sulla navigazione nello specchio d’acqua antistante il lungomare.

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