Parteciperà anche il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Francesco Forgione, al workshop interregionale in programma il 7 e l’8 marzo al Palazzetto dello Sport di Rosarno (via don Gregorio Varrà), che vedrà sbarcare nella Piana di Gioia Tauro
circa duecento studenti provenienti dalla Sicilia e Basilicata, nell’ambito di un progetto che nei mesi scorsi ha già visto le scuole di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando «gemellarsi» con quelle di Lauria (Pz), Vizzini e Caltagirone (Ct) in nome della comune battaglia per l’affermazione della legalità e la lotta sociale contro tutte le mafie. Ad annunciarlo è il generale Angiolo Pellegrini, già capo della Dia dei Carabinieri a Palermo e Reggio Calabria e oggi presidente di “Piana Sicura”, il consorzio che si occupa di diffusione della legalità e che nei tre comuni dell’area portuale di Gioia Tauro ha già realizzato numerose iniziative tra cui l’installazione di un sistema di videosorveglianza con telecamere a circuito chiuso installate lungo le strade e nei punti sensibili del centro urbano, e collegate con le centrali operative delle forze dell’ordine. «Il workshop sulla legalità sarà anche l’occasione per presentare i frutti dell’impegno profuso finora dal consorzio Piana Sicura – afferma il generale Pellegrini –. La più grande soddisfazione è soprattutto la risposta che è pervenuta dalle autorità istituzionali nazionali, regionali e locali all’invito che abbiamo loro rivolto per testimoniare, con la loro presenza, il riconoscimento di questa campagna antimafia condotta insieme ai giovani studenti calabresi, siciliani e lucani. La presenza del presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Francesco Forgione, dell’onorevole Angela Napoli, del consiglire regionale Nino De Gaetano, nonché quella del coordinatore della Dda di Reggio Calabria, Salvatore Boemi e di sindaci e imprenditori, ci spinge a continuare su questa strada. Abbiamo pensato di usare come slogan della manifestazione la frase “Collusi… ma solo con la legalità, uniti contro le mafie”, perché vogliamo testimoniare ai giovani studenti di Sicilia, Calabria e Basilicata, attraverso la presenza e gli interventi di così numerose personalità e di tutte le associazioni di volontariato dei tre comuni, che la strada intrapresa verrà perseguita con tutto l’impegno al fine di costituire una rete di giovani “collusi”… ma solo con la legalità, che si amplierà sempre più anche attraverso la creazione di un blog e di un forum mirati a mantenere rapporti tra tutti i ragazzi di buona volontà».