Un altro attentato ha colpito, questa volta, un rappresentante del centro destra. Sette colpi di pistola sono stati sparati da sconosciuti contro l'abitazione di Domenico D’Amico, sindaco di San Calogero, nel vibonese. Al momento dell'intimidazione il primo cittadino si trovava dentro casa.
Sentendo dei rumori provenire dalla strada D'Amico si è avvicinato alla porta d'ingresso ed in quel momento, dall'esterno, gli sconosciuti hanno fatto esplodere i colpi di pistola, due dei quali gli hanno sfiorato la parte destra del viso. I carabinieri, ai quali è stato denunciato l’episodio, hanno aperto le indagini. Nei pressi dell'abitazione gli investigatori hanno trovato sette bossoli calibro 7,62. ''Non so spiegarmi questo attentato – ha dichiarato D'Amico – anche perché con le difficoltà finanziarie che il comune sta attraversando non abbiamo fatto assunzioni né affidato incarichi. L'unica cosa che posso dire è che l'amministrazione ha avuto dei fondi nell'ambito del progetto “Crescere insieme” (Pon sicurezza) per ristrutturare un immobile confiscato ad un presunto mafioso ucciso anni fa e ospitarvi un centro di aggregazione sociale. Pure confiscato e affidato al comune un terreno di circa 15 mila metri quadrati”.