‘Ndrangheta: sequestrati beni per cinque milioni e mezzo di euro. Il provvedimento del Tribunale misure di prevenzione di Reggio Calabria riguarda beni delle famiglie: Romola di Palmi e Petullà di Cinquefrondi. Nello specifico sono stati confiscati e messi sotto sequestro un appartamento, una villa, una società, numerosi conti correnti:
Petullà sono in atto detenuti, mentre Renato è latitante dal 2003. tutti nella disponibilità di Francesco Romola, 45 anni, con precedenti. L'uomo, figlio di Rocco Romola, 75 anni, è considerato capo dell'omonima cosca e già condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Il valore del patrimonio ammonta a circa quattro miliardi di euro. Il provvedimento di confisca ha poi riguardato Angelo Petullà, 63 anni, ritenuto capo dell'omonima consorteria, Salvatore e Renato Petullà, di 37 e 36 anni, rispettivamente figlio e nipote del presunto boss. I beni compresi nel provvedimento del tribunale sono appezzamenti di terreno, fabbricati, tre impresi individuale. Angelo e Salvatore