Minacce di morte a Giovanni
Pecora, candidato alle prossime competizioni elettorali del 28 e 29 maggio per
il rinnovo del Consiglio provinciale di Reggio Calabria. La scritta e apparsa
sul muro del parcheggio antistante l'ospedale di Polistena, cittadina della
Piana di Gioia Tauro, dove Pecora risiede con la propria famiglia. A denunciare
l'accaduto è il coordinamento ''Ammazzateci tutti'' costituito a Locri dopo
l'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Francesco
Fortugno. La scritta è: “Morirai Giovanni Pecora porco”. Il candidato è il
portavoce del Centro studi ''Lazzati'', organismo presieduto dal giudice di
Cassazione Romano De Grazia, che ha elaborato un disegno di legge mirato a
inibire la possibilità di propaganda a coloro i quali siano sottoposti a misure
di sorveglianza speciale. Due figli di Pecora hanno partecipato attivamente
alle iniziative di rivolta civile svoltesi a Locri contro la 'ndrangheta
all'insegna dello slogan “E adesso ammazzateci tutti”.