Nell’ultimo secolo le esigenze della civiltà industriale sono prevalse rispetto a quelle di un mondo agricolo disarmato e rassegnato i cui attori sono talvolta diventati,al tempo stesso, vittime e protagonisti di un’improvvida accelerazione temporale dei processi espansivi urbani. Gradualmente un vasto patrimonio edilizio rurale è stato abbandonato e si trova ormai ad essere in preda al degrado ma, anche, ad una irragionevole fiscalità.
Di questo si è discusso nella movimentata cornice di Edilexpo Calabria, la fiera del l’edilizia giunta alla sua settima edizione, nel corso del convegno-seminario promosso da Federproprietà regionale sulle prospettive del patrimonio edilizio rurale nel contesto economico e produttivo calabrese. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Catanzaro rappresentati in sala da numerosi iscritti guidati dal presidente Celi e dal vicepresidente Tallarico. Per Federproprietà gli interventi di Francesco Granato e Tommasina Lucchetti, mentre le relazioni tecniche sono state affidate al dott. Francesco Lacava, per i aspetti fiscali, ed al dott. Giovanni Leone per gli aspetti tecnici.