Il Capolavoro di Cefaly è il libro d’esordio di Francesco Stirparo, che sarà presentato Martedì 8 Agosto alle 18,00 presso la Sala consiliare del Comune di Caraffa di Catanzaro, cittadina dove si svolge la gran parte delle vicende narrate nel romanzo.
I lavori dell’evento, organizzato dalla Ursini Edizioni e dall’Associazione Progetto Caraffa saranno coordinati dal Dott. Antonio Montuoro, Presidente dell’Associazione “Teura”, alla presenza del Sindaco della cittadina arbereshe, Dott. Antonio Sciumbata, di Don Roberto Ghamo della parrocchia di S. Vito sullo Ionio, della Dott.ssa Ketty Cefaly, pronipote del grande pittore Andrea Cefaly;
Le conclusioni sono affidate all’autore, Medico Dermatologo, appassionato della cultura albanese, presidente della locale Associazione Progetto Caraffa che, pur avendo scritto due commedie, per la prima volta si cimenta nella stesura di un romanzo.
L’opera narra dell’affannosa ricerca di un dipinto, andato disperso, del grande pittore risorgimentale, Andrea Cefaly da parte di due giovani diversissimi per storia e cultura: Gunter Maeler, un architetto tedesco appassionato d’arte che arriva in Italia con il suo carico di pregiudizi, e Giorgia Miceli, ragazza idealista di Caraffa che si sforza di preservare e valorizzare riti e tradizioni della cultura identitaria arbereshe.
Il racconto si sviluppa tra presente e passato, tra storia e fantasia, e le vicende si snodano in un percorso che ci riporta indietro nel tempo, tra fatti e personaggi dell’800. Vi si narra di una Calabria attraversata da briganti e avventurieri, ma anche da sparuti viaggiatori inglesi, come Arthur John Strutt, che si spingevano nel loro tour fino alla punta estrema dello Stivale.
Per la loro ricerca i due protagonisti devono necessariamente spostarsi nei paesi dell’istmo. Caraffa, Cortale, Catanzaro, Girifalco, Borgia, San Floro, Tiriolo, Soverato, Tropea le tappe principali di un viaggio che li porta a contatto con un pezzo importante della storia e della cultura di questa terra di cui si percepiscono i colori accesi, i sapori piccanti e i suoni di un linguaggio antichissimo.
Una bella pagina del presente, che occupa un posto di rilievo nella trama del romanzo, è sicuramente rappresentata dalla rivolta popolare per impedire la costruzione di una mega discarica in località Battaglina, vicenda recentemente conclusasi in maniera positiva.
L’originalità delle vicende raccontate e dell’impostazione narrativa rende il lettore partecipe di ciò che vede svolgersi sotto i suoi occhi, vivendo un crescendo emotivo fino alla conclusione del libro che presenta un finale spiazzante.