La due giorni di Camigliatello ha rasserenato il clima dentro il Partito Democratico calabrese ma non quello dei dem in consiglio regionale. E’ stata una giornata dal doppio volto, quella che ha aperto il mese di agosto: per un verso le fibrillazioni provocate dai “dissidenti” a palazzo Campanella, per altro verso il completamento della segreteria regionale ad opera del segretario Ernesto Magorno. Sullo sfondo, la rinnovata intesa tra quest’ultimo e il governatore Oliverio.
In consiglio regionale è andato in scena un nuovo attacco di Guccione, questa volta sui debiti fuori bilancio, tra cui i 377 mila euro per Franco Zoccali, che va precisato non erano un regalo ma l’esecuzione di una sentenza (di primo grado) del tribunale di Catanzaro. Terreno fertile per alimentare lo scontro politico di cui sono stati protagonisti Guccione e l’altro “aventiniano” Ciconte, mentre Greco ha mantenuto posizione defilata e “mani libere”. Le difficoltà per il Pd sono emerse però più avanti, sulla delicata questione della legge urbanistica e del Qtpr. Maggioranza sotto con i numeri e, dopo la richiesta del numero legale avanzata dal consigliere Cannizzaro (Cdl) e accolta dal presidente Nicola Irto, mantenuta artificialmente in vita dalla presenza in aula del segretario questore di centrodestra Graziano, da tempo considerato uomo simbolo delle “larghe intese” alla calabrese.
Un PD col fiato corto in aula, dunque, per il clima quasi balneare e per isolate iniziative “frondiste”. D’altronde lo scontro tra Guccione (col dente avvelenato per l’estromissione dalla giunta e per il drammatico esito delle Comunali a Cosenza) e Oliverio ieri è andato avanti anche a mezzo stampa. Dopo l’affondo dell’ex assessore alle Attività Produttive è arrivata la dura replica del governatore e del suo delegato all’agricoltura, Mauro D’Acri, che hanno parlato di una insensata “canea” sui ritardi nei bandi per il Psr.
Intanto Ernesto Magorno ha ufficializzato la nuova segreteria del partito. Molte le sorprese: dalla giornalista Giulia Veltri al manager Carmelo Basile, dalla leader dei giovani della Cia (imprenditori agricoli) Maria Pirrone al docente dell’Unical Gianluigi Greco, fino al sindaco di Decollatura, Anna Maria Cardamone. Basterà questo organismo, snello e in maggioranza “rosa”, a rilanciare l’azione politica del partito che compone quasi un monocolore nel governo della Regione? Magorno ostenta ottimismo, ma i consiglieri regionali malpancisti non sembrano dello stesso avviso.