• Irto e Marziale inaugurano la nuova era dei diritti per l’infanzia in Calabria

    di Marina Malara – Si apre una nuova era nel campo della tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a Palazzo Campanella. La scelta del presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto di affidare l’incarico di Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza al sociologo calabrese Antonio Marziale è certamente azzeccata e volta al cambiamento. Durante la conferenza stampa nella sala Giuditta Levato di palazzo Campanella, alla quale ha partecipato anche il vicepresidente Francesco D’Agostino, Irto ha parlato di Marziale definendolo “un Garante ‘on the road’ che intercetterà le esigenze dei minori sui territori e che sarà chiamato a operare con un approccio pragmatico e operativo. Con Antonio Marziale, ha continuato Irto,  abbiamo pensato che sia questo il modo più efficace per interpretare il ruolo che gli abbiamo affidato, nella consapevolezza che in materia di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza la Calabria può vantare un esperto di caratura internazionale, del cui lavoro si è occupato anche il New York Times”. “Marziale non ha bisogno di presentazioni – ha aggiunto Irto -: fondatore e presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori, componente dei tavoli ministeriali che hanno portato all’approvazione dei Codici “TV e minori” e “Internet e minori”, consulente della presidenza della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. Soprattutto, è uno dei massimi esperti in Italia in materia di tutela dei minori e di lotta alla pedofilia. La scelta di Marziale è fondata esclusivamente sulla competenza. Il Consiglio regionale ha premiato il merito: siamo convinti che non avremmo potuto scegliere di meglio”.IMG_8911

    Il vicepresidente D’Agostino ha rimarcato il “particolare spessore umano e professionale di Marziale, un nostro corregionale che ha dato lustro a questo territorio e che, dopo aver lasciato la propria terra, oggi vi torna per svolgere una funzione delicata sul piano istituzionale e sociale”. Il vicepresidente del Consiglio regionale ha definito “di alto livello” la decisione assunta dal presidente Irto  e auspicato “una nuova e rafforzata collaborazione tra l’ufficio del Garante e l’Assemblea legislativa”.

    “Se non fosse per i giornalisti io oggi non sarei qui” ha esordito Antonio Marziale con il suo intervento. “Siete stati i primi a credere in ciò che stavo facendo. Come primo atto della mia presidenza, mi recherò oggi stesso al carcere minorile di Catanzaro perché intendo interpretare questa funzione nella maniera più concreta possibile. Non aspettatevi da me protocolli d’intesa – ha affermato ancora Marziale – ma tanto lavoro sul campo, visite non annunciate nelle scuole e nelle altre strutture quali luoghi d’infanzia e un confronto costante con la Chiesa – dalle cui viscere provengo, come formazione – che ritengo fondamentale per lo sviluppo culturale e umano dei nostri bambini”. Il Garante ha informato che dedicherà i primi giorni del suo mandato a “una ricognizione sui problemi che attengono all’infanzia e all’adolescenza, perché le azioni devono essere fondate su una conoscenza approfondita dello scenario”; poi, citando Russell, ha sostenuto: “Dopo un terremoto bisogna ricostruire intorno a quello che è rimasto in piedi”. In questo senso, ha individuato come priorità “la tutela della salute dei bambini e il miglioramento delle condizioni infrastrutturali del territorio”. Marziale ha concluso definendo “veri garanti per l’infanzia” i genitori, i docenti, gli educatori e gli adulti di prossimità: “È il loro delicato e prezioso ruolo a incidere in profondità nella formazione dei nostri ragazzi”.