E’ il sunto delle dichiarazioni che il primario di chirurgia vertebrale all’istituto “Pini” di Milano, Bernardo Misaggi, ha rilasciato in esclusiva al Quotidiano del Sud. Nella sua ricostruzione della situazione Misaggi, si legge nell’articolo, ha evidenziato come “la sanità calabrese sia ormai un caso nazionale, è la maglia nera delle Regioni in fatto di assistenza. La classifica stilata dal Ministero della salute è da rabbrividire. Se si aggiunge il pasticcio della legge regionale sulle autorizzazione e gli accreditamenti delle strutture pubbliche e private, bocciata dalla Corte Costituzionale, si avrà il quadro plastico del disastro”.
Per il chirurgo siamo di fronte a “un disastro. Ma a preoccupare maggiormente è lo scontro di potere in atto tra il Governatore Oliverio e il commissario per il piano di rientro Scura che sta mettendo in ginocchio un comparto essenziale per la vita di due milioni di abitanti. I due dovrebbero collaborare, ma non mi pare ne abbiano intenzione. Ci sono ospedali di frontiera che chiudono, i pronto soccorso che scoppiano, reparti allo sbando, sprechi incredibili”.
La ricetta, spiega il primario, è quella di “aprire con il Governo una grande vertenza sanità, fare capire a Renzi e Lorenzin che si può e si deve investire sulla Calabria” anche se “i segnali che arrivano dal Governo non sono incoraggianti. Il responsabile nazionale PD della sanità, Federico Gelli, parla di un commissariamento molto lungo, vuol dire che a Roma cercano di scrollarsi di dosso il problema Calabria. Anche la Legge di Stabilità continua a privilegiare il contenimento della spesa e il blocco del turn-over. Vedo nuvole nere addensarsi sulla sanità calabrese e tanti giovani medici andare all’estero per trovare lavoro”.