Non tardano ad arrivare le prime reazioni politiche a quella che è la notizia del giorno: le indagini della Dda di Catanzaro sul consigliere regionale Orlandino Greco, eletto nelle fila del presidente Oliverio. Primi fra tutti i pentastellati. “Il consigliere regionale Orlandino Greco è nella maggioranza del governatore Oliverio. Questo fatto non può passare inosservato, sul piano politico”. Lo dichiarano i parlamentari M5s Nicola Morra, Dalila Nesci e Paolo Parentela, a seguito della notizia dell’avviso di garanzia recapitato a Greco, che nell’ipotesi dell’accusa avrebbe ricevuto un appoggio dal clan ‘Bella bella’ per la sua elezione a sindaco di Castrolibero (Cosenza) nel 2003 e nel 2008. “Specie in Calabria, il rappresentante politico non può avere un’ombra del genere. Aspettiamo che la magistratura faccia chiarezza. Nel frattempo, Greco si metta da parte”.
“Dopo Rimborsopoli – continuano i parlamentari M5s – Oliverio ha un’altra grossa macchia in casa. Il controllo etico e politico degli alleati non gli riesce proprio. Speriamo che stavolta il governatore non parli di un altro eroe fermato dai poteri forti nell’opera di pulizia”.
Morra, Nesci e Parentela concludono: “In attesa della fine delle indagini, continueremo a controllare l’amministrazione regionale, finora attiva soprattutto per le proprie nomine illegittime. Siamo pronti per le prossime elezioni, che non crediamo lontane, visti i numerosi atti giudiziari diretti al Pd e l’imminente giudizio della Consulta sulla legge elettorale calabrese”.