Manca poco alla conclusione del tour calabrese del leader del Carroccio, Matteo Salvini, in Calabria proprio nel giorno degli sbarchi a Reggio e dopo le numerose dichiarazioni fatte contro gestione migranti e campi Rom. E proprio a sostegno della sua politica, non esente da critiche e proteste, ha deciso di visitare il Cara ed il campo Rom di Crotone. “I campi rom abusivi – ha detto Salvini – vanno rasi al suolo e su questo non cambierò mai idea. Si deve dare l’opportunità – ha aggiunto – a chi ha voglia di integrarsi. Al posto dei campi rom farei un parco giochi per bambini. Se i rom sono nelle case popolari lecitamente è un conto, ma se ci stanno illecitamente vanno buttati fuori”.
Non manca un intervento sulle ultime vicende di cronaca che hanno gettato ombra sulla politica calabrese e sulla Regione. “In questo momento – ha sottolineato il segretario della Lega riguardo a Rimborsopoli – questa Regione mi fa vergognare di essere italiano”.
“Se la giocano tra Calabria e Sicilia – ha aggiunto – a chi perde più assessori. Non pensavo che in Calabria ci fosse una Giunta regionale così ristretta. Che la Regione Calabria funzioni con un assessore e un presidente, si tratta di un record storico. In un paese normale si andrebbe a votare in autunno. Noi nel nostro piccolo siamo a disposizione perché la Calabria e l’Italia non hanno niente da imparare da nessun altro Paese europeo”.
“Mi appello ai calabresi che non votano da anni – ha concluso Salvini – perché si facciano avanti perché noi non saremo un punto di riferimento per trombati e riciclati ma abbiamo bisogno di tanti cittadini che magari siano alla prima esperienza politica”.
“Il Sud sta morendo c’è bisogno – ha continuato Salvini – dell’autodeterminazione dei popoli che devono scegliere da chi farsi governare e la Calabria può autogestirsi e autogovernarsi senza passare da Roma che spesso ti fotte. Questa battaglia o la vinciamo o la perdiamo tutti insieme e quando tornerò al Governo continuerò a battermi per l’autodeterminazione. Quando la Lega è venuta al sud sia al nord che al sud erano scettici. Però le richieste che mi arrivano sono più dal sud che dal nord”. “Noi siamo qui per salvare la Calabria che ha dei record di disoccupazione giovanile e femminile perché evidentemente qualcuno non è stato capace di guadagnarsi lo stipendio”.
“La Calabria – ha aggiunto – ha un potenziale turistico incredibile ma se non si arriva in spiaggia è impossibile lasciare qualche soldino in Calabria dove, ad esempio, per arrivarci da Milano in treno è più difficoltoso che arrivare a New York. C’è bisogno di una Calabria normale che perda la maglia nera dei record e c’è tanta strada da fare ed io mi rivolgo ai cittadini calabresi che non vanno a votare: noi, con i nostri limiti e difetti che ogni essere umano ha, non siamo uguali agli altri”.
Anche sui rom il segretario del Carroccio è stato molto duro: “I campi rom abusivi vanno rasi al suolo e su questo non cambierò mai idea. Si deve dare l’opportunità – ha aggiunto – a chi ha voglia di integrarsi. Al posto dei campi rom farei un parco giochi per bambini. Se i rom sono nelle case popolari lecitamente è un conto, ma se ci stanno illecitamente vanno buttati fuori”.
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