Alcuni nomi erano già trapelati e di loro si sapeva quasi con certezza che sarebbero entrati in Giunta, vuoi perché fedelissimi al governatore dem, vuoi perché su di loro Oliverio aveva già fatto affidamento. I nuovi assessori sono Antonella Rizzo, di Crotone, titolare di un laboratorio di analisi, Federica Roccisano, ricercatrice alla Dante Alighieri di Reggio Calabria, Carmela Barbalace, interna alla Regione, dirigente del dipartimento Agricoltura. Questo il mondo, nutrito, al femminile del nuovo governo calabrese. Gli uomini invece al fianco di Oliverio saranno 4 docenti universitari, provenienti da ciascun ateneo. Antonio Viscomi, professore ordinario di diritto del Lavoro dell’università Magna Graecia di Catanzaro, che il presidente aveva già voluto come direttore generale al dipartimento presidenza, sarà il nuovo assessore al Bilancio e programmazione, in sostituzione di Ciconte e probabilmente vicepresidente. Roberto Musmanno, docente di logistica dell’Unical di Cosenza. Sempre dall’Unical Franco Rossi, ordinario Tecnica e Pianificazione Urbanistica e, infine, Francesco Russo, dell’università Mediterranea di Reggio Calabria.
LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE OLIVERIO: “RINNOVAMENTO EPOCALE”
“Il nuovo Governo Regionale è espressione di una qualificata rappresentanza femminile e di alte competenze delle Università calabresi.
La nuova Giunta è la risultante di un rinnovamento epocale agevolato anche dalle dimissioni del Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Scalzo.
C’è da affermare una netta discontinuità con il passato: l’indagine sui finanziamenti ai Gruppi consiliari appartiene alla scorsa legislatura.
Sarebbe ingeneroso ed ingiusto che gli effetti di una indagine rivolta al passato si scaricassero sulle responsabilità dell’attuale Consiglio Regionale ed offuscassero il necessario progetto di cambiamento per dare un futuro alla Calabria.
E’ questa una linea di demarcazione non dettata dai tempi e dal merito delle indagini della Magistratura, verso cui ripongo rispetto e piena fiducia, ma una autonoma scelta politica di cui mi assumo la piena responsabilità.
Non sono gli avvisi di garanzia o la sconfessione di una opportuna concezione garantista a determinare tale orientamento.
A proposito della indagine “Erga Omnes” dovrà essere fatta chiarezza nelle sedi proprie giudiziarie e sono certo che i consiglieri regionali attualmente in carica, Scalzo, Ciconte e Guccione, potranno dimostrare la loro estraneità alle accuse contestate.
Compete anche e soprattutto a me il dovere di tutelare l’immagine dell’Assemblea Regionale investita dal mandato dei calabresi nelle ultime elezioni regionali.
Come ho sempre dichiarato la nomina della nuova Giunta è un atto che assumo, al momento di compimento della riforma dello Statuto Regionale.
La nomina di 7 assessori esterni non sminuisce tantomeno mortifica il ruolo del Consiglio regionale ma al contrario ne esalta la centralità.
E’ una scelta, innanzitutto, tesa a separare nettamente, in questa fase, la funzione amministrativa, esercitata dall’Esecutivo, da quella legislativa, di indirizzo, programmazione e controllo propria del Consiglio Regionale.
Ritengo siano questi, soprattutto nell’attuale contingenza politica e sociale, i principi basilari necessari a recuperare fiducia e credibilità ed a fare di questa Istituzione un motore di crescita e di sviluppo democratico, una “Regione normale”.