• Il sacrificio dei giusti non deve essere dimenticato

    Giovani Democratici Calabria – La lotta contro la mafia e la criminalità organizzata e la lotta per una società diversa, nella nostra Regione, sono sempre state condotte da notevoli personalità che non solo hanno reso onore a questa terra, per il loro impegno politico e sociale nell’affermazione del principio di legalità e giustizia, ma hanno lasciato un importante valore simbolico alla giovani generazioni che vivono in questa terra.
    Per questo ricordarli è un dovere umano e morale, perché il loro sacrificio non sia solo un ricordo ma diventi il simbolo di una terra che lotta e che non abbassa la testa alla logica del più forte. Dobbiamo avere il coraggio di affermare che non siamo un popolo di omertosi e che la mafia non fa parte della nostra mentalità.
    Cosi ricordare oggi, Giovanni Losardo, ucciso dalla ’ndrangheta nel 1980 a Cetraro, è un atto di testimonianza contro la mafia e, un occasione per ricordare chi si oppose ai dettami della ‘ndrangheta proprio negli anni in cui stava imprimendo la sua forza.
    Rimarcare il ricordo di Giuseppe Valarioti, segretario della sezione del PCI a Rosarno ucciso perché si schierò contro la mafia, attraverso l’intitolazione di uno dei circoli dei Giovani Democratici di Cosenza è un atto che contraddistingue l’impegno delle giovani generazioni nell’affermazione della legalità e nella lotta cotro questo potere oscuro che offusca la società e coercizza le coscienze.
    Ma è giusto ricordare personalità come Fausto Gullo, a cui i GD della Presila hanno dedicato la propria organizzazione, che si impegnò da politico e ministro affinchè ai deboli e gli sfruttati nelle terre venissero garantiti i diritti di uguaglianza attraverso dei decreti riguardanti la legislazione agraria, il cui obiettivo era quello di colmare lo storico iato tra Stato e masse rurali, garantire ai contadini i diritti fondamentali e lottare contro lo sfruttamento.
    E inoltre Giuditta Levato, contadina calabrese prima vittima del latifondo in Calabria uccisa mentre era in attesa di un figlio perché difendeva i suoi diritti durante gli scontri generatisi in seguito al tentativo dei “padroni” di impedire l’applicazione della legge Gullo.
    E ancora il ricordo di Rita Pisano, a cui è stato intitolato il circolo dei GD di Pedace, simbolo di riscatto sociale, fiera e combattiva che ha lottato per l’emancipazione della figura femminile in Calabria, per il riscatto delle popolazioni povere affinché tutti potessero avere una cultura che sarebbe stata il motore trainante della modernizzazione del Sud.
    E non ultimo il ricordo di Walter Schepis, un ragazzo come molti di noi, militante della Sinistra Giovanile prematuramente scomparso a causa di un incidente, a lui i GD di Reggio Calabria hanno intitolato la scorsa fase congressuale della Federazione. La sua capacità di immaginare il futuro, la sua passione politica e le sue battaglie di legalità devono essere da esempio e da monito per essere sempre schierati dalla parte dei giusti.
    Vogliamo vivere in una terra dove non vige la regola del più forte, dove la mafia non esiste perché annichilisce l’anima e il futuro delle giovani generazioni, vogliamo portare avanti l’esempio di Giovanni, Giuseppe, Fausto, Giuditta, Rita e Walter, vogliamo che i loro nomi e, quelli di tanti altri che hanno lottato per una terra libera, siano impressi nelle nostre menti e nei nostri cuori perché ribellarsi è un dovere prima che sia troppo tardi, prima che “l’abitudine” dilaghi nella nostra società quasi fino a scomparire al punto di non accorgerci più di niente.