• Cisl Calabria: necessaria una Giunta autorevole per affrontare i problemi della Calabria

    La Cisl Calabrese ritiene necessaria e non più differibile una netta inversione di tendenza nella vita politica e istituzionale della nostra Regione, partendo dalla nomina di una Giunta di alto profilo, dotata di autorevolezza e competenza.
    Le ultime vicende venute alla luce con l’inchiesta in corso sono la dimostrazione lampante di un malcostume diffuso e di un uso quantomeno distorto delle risorse pubbliche.
    Tutto ciò rende non più differibile l’approvazione di una nuova legge sul funzionamento dei gruppi consiliari che riduca in misura drastica le risorse assegnate e ne disciplini l’utilizzo in modo rigoroso.
    Accelerare i processi di contenimento della spesa, ridurre i costi improduttivi e operare decisi tagli agli sprechi sono stati in questi anni obiettivi irrinunciabili per la nostra Organizzazione.
    Tagliare i costi della politica regionale e liberare risorse per un piano di interventi orientati alla crescita economica, al sostegno delle attività produttive, alla creazione di nuova occupazione e al miglioramento della qualità della vita: è questa per la CISL calabrese l’unica scelta possibile per ridare credibilità alle istituzioni regionali e ai suoi rappresentanti.
    Una nuova Giunta sarà condizione essenziale ma non sufficiente se non ci si impegnerà per avviare, fin da subito, una nuova stagione di riforme per il cambiamento e la modernizzazione della Calabria.
    La CISL auspica che il Patto per la Calabria, sottoscritto di recente fra OO.SS regionali e Unindustria, possa rappresentare il punto di partenza per il più ampio coinvolgimento di tutti gli attori politici, istituzionali e sociali ed economici ai fini della costruzione partecipata di un moderno Accordo di Programma per la crescita, il lavoro e la coesione sociale, aperto a tutte le forze sane della nostra terra.
    E’ necessario disegnare una nuova prospettiva di sviluppo, a partire dalle riforme istituzionali e del sistema degli Enti regionali e strumentali, che porti ad un radicale snellimento di poteri, funzioni e competenze; dall’utilizzo efficace delle risorse comunitarie, concentrando i fondi e promuovendo misure automatiche di incentivi per la nuova occupazione e l’attrattività dei territori, alla valorizzazione delle filiere produttive a maggiore potenzialità, fino alla creazione di un sistema integrato di welfare che protegga le fasce più deboli della popolazione.