Sono bastate una critica al bilancio, un’accusa di trasformismo esagerato per dare inizio allo show tutto in salsa catanzarese Ciconte versus Ferro. Uno vicepresidente (lo sottolinea nella nota) della Regione, l’altra principale avversaria politica dell’area Pd calabrese. Così l’ultimo atto della storia vede Vincenzo Ciconte sottolineare più di un aspetto all’azzurra, almeno per il momento Ferro. “È assolutamente vero quello che afferma Wanda Ferro – esordisce Ciconte – e cioè che la sua unica attività è sempre stata la politica e l’esperienza amministrativa. Nel suo caso è davvero calzante il motto ‘pane e politica’. Diversamente dalla sua, la mia vita è stata caratterizzata soprattutto dall’esperienza professionale di medico e di primario cardiologo e, successivamente, da quella di Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Caccio” di Catanzaro”. Continua, poi, il vicepresidente regionale con un copia incolla del suo curriculum vitae, di tutto rispetto, in campo medico-chirurgico.
“A differenza di quello che può pensare la Ferro, i risultati della mia attività sono ben visibili – rimarca Ciconte – e da tutti apprezzati, ne è prova la rielezione al Consiglio Regionale con 12.643 voti di preferenza, pur avendo svolto il ruolo di opposizione, che testimoniano un alto grado di consenso frutto di un positivo rapporto con i cittadini e della stima di cui godo come professionista”.
E se l’è proprio presa il cardiologo catanzarese tanto che spiega alla Ferro come lui nella sua replica si fosse “limitato a svolgere considerazioni di carattere politico e, soprattutto, a fornire risposte alle sue critiche in merito al bilancio della Regione. Mi sarei atteso considerazioni di analogo tenore ed anche severe critiche, invece, non avendo argomenti, la strada che lei ha scelto è stata quella della denigrazione oltre che dell’esaltazione della sua esperienza alla guida dell’Amministrazione Provinciale”.
Arrivano, infine, l’attacco vero e proprio e le dure critiche all’operato amministrativo di Wanda Ferro alla Provincia: “Non mi pare che i cittadini catanzaresi – scrive Ciconte – siano stati così benevoli nei suoi confronti. Sarebbe proprio il caso che la Ferro spiegasse quanto sono costate le sue estemporanee iniziative mentre le strade provinciali venivano abbandonate e le scuole lasciate nel degrado, è stato troppo facile spendere e spandere il denaro pubblico, che poteva essere meglio speso in direzione dei bisogni dei cittadini. Umanamente comprendo chi, finora vivendo di luce riflessa ed oggi in penombra, fa di tutto per ritagliarsi un ruolo ed acquisire visibilità, non posso, però, condividere un modo di fare politica che fa della denigrazione uno strumento per mettere a tacere l’avversario politico. E’ ora che la Ferro e quanti condividono le sue stesse idee prendano finalmente atto del nuovo modo di operare e di agire del Governo Regionale e si mettano l’anima in pace. I calabresi hanno bisogno di risposte ed io ho il dovere di dedicare tutti i miei sforzi e il mio impegno quotidiano alla risoluzione dei tanti problemi di questa nostra martoriata terra”.
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