di Gianfranco Cordì – La proposizione 2.02 del Tractatus Logico-Philosophicus di Ludwig Wuttgenstein dice: «L’oggetto è semplice». Nel caso del progetto esecutivo che si riferisce alla «storica» Piazza De Nava, l’«oggetto» è davvero semplice. Intanto la Sopraintendenza si sta occupando del cantiere e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria non è interessato ai lavori. Inoltre: bisogna scindere anche ulteriormente: il MIC (Ministero della Cultura Italiano) ha dato l’ok e, inoltre, il fatto che la nostra illustre piazza sia «luogo cospicuo e nodo fondamentale dell’assetto urbanistico reggino» non vuol dire che tale deve rimanere, e dovrà rimanere in futuro, tale come era prima dell’intervento statale.
Detto questo facciamo due conti. Vittorio Sgarbi, sottosegretario dello stesso MIC, ha dichiarato – a proposito dello stadio: «Giuseppe Meazza» di Milano, ma il discorso è identico rispetto al nostro caso – che i «valori socioantropoligici ed etnoculturali» che si sono «consolidati» sono certamente «riconosciuti» dal MIC. Dunque? O il MIC e la Sopraintendenza ce l’hanno con Reggio Calabria oppure, evidentemente, qualcuno ha frainteso. Chi? Certamente non Edoardo Lamberti Castronuovo che, da politico navigato, non può mettere in dubbio il dettato di un Ministero. Certamente non i reggini, per i quali, anzi, una maggiore fruibilità, come si evince dal progetto, del Museo è cosa buona e giusta. Dunque? Evidentemente ci deve essere stato un freudiano lapsus: l’«oggetto è semplice» e… A qualcuno era parso complesso! Perché? Perché la nostra città è facile agli entusiasmi e alle denigrazioni. E’ facile al battimani ma è anche facile al «dimenticatoio». Non si sta dicendo che i reggini non si informano, non leggono oppure che perdono tempo dietro cose di poco conto. Si sta tentando di sviscerare un «elemento» che appartiene alla «antropologia». Quella stessa «antropologia» che il poeta Nicola Giunta ha messo bene in evidenza nelle sue produzioni letterarie. Il reggino non è stupido – non è questo che intendeva dire Giunta. Il reggino è «Scindi e falla tu». Un po’ come quando ci si mette davanti ai cantieri – lo fanno spesso gli anziani – e si diventa più capomastri dei capomastri. Il progetto esecutivo riguardante Piazza «De Nava» non ha nulla che non vada.