• Reggina: nessuna audizione, la strategia difensiva è chiara

    In attesa che torni a parlare il campo con la trasferta di Genoa, la Reggina ha un occhio vigile a ciò che accade fuori. Si attende che arrivi il deferimento per il 16 febbraio per  i noti motivi legati alle scadenze non rispettatte per disposizione del Tribunale.

    Il club amaranto crede fermamente di essere dalla parte della ragione. E lo dimostra il fatto che la difesa non ha preaprato nessuna memoria difensiva e nessun dirigente amaranto sarà ascoltato dagli uomini della procura difensiva.

    La Reggina,ualora dovesse arrivare il deferimento (e arriverà), si limiterà a far parlare carte. A partire dalla richiesta ufficiale di pagamento non approvata dal Tribunale. Occorre ricordare che entro poche settimane il club conta di mettere tutto a posto.

    La Reggina anche qualora dovesse ricevere una penalizzazione in primo grado sarebbe pronta a coinvolgere tutte le autorità giudiziarie (sportive e non) per ottenere ragioni. E, ad esempio, il Coni è uno degli organi su cui si confida di più, considerato l’indirizzo dato rispetto alla possibilità di avvalersi degli strumenti che consentano la continuità aziendale.

    Dalla stessa Figc, tra l’altro, non tira aria di chiusura al procedimento utilizzato dalla Reggina, ma i regolamenti non si sono allineati alle nuove leggi sulla crisi d’impresa.