“Il nostro osservatorio provinciale sull’emersione dei neofascismi, come di atteggiamenti, comportamenti o, peggio ancora di eventi con contenuti improntati all’odio razziale, alla discriminazione di natura sessuale o religiosa, non può non prendere una posizione netta, ovvero di ferma condanna nei confronti dei contenuti proposti dal cantautore Giuseppe Povia nel corso dei suoi concerti svoltisi o in programma in alcuni comuni del nostro territorio provinciale, ultimo quello tenuto nei giorni scorsi nel comune di Firmo (Cs) e dal titolo La musica scomoda”. È quanto scrive in una nota il direttivo Anpi Provinciale di Cosenza “Paolo Cappello”
“Giuseppe Povia nei suoi testi – scrive nella nota l’Anpi – a partire dall’ormai noto Immigrazia continuando con alcuni brani del disco dal titolo Nuovo contrordine mondiale, infarciti di richiami ai temi della immigrazione e dell’accoglienza, è portatore di messaggi che attraverso un populismo e un sensazionalismo ormai di maniera, incitano a una visione divisiva e rancorosa in senso razziale, religioso e sessuale.
I suoi concerti finiscono per essere, ancora, ricettacolo di individui dalle posizioni estremiste, appuntamento irrinunciabile per i fans dell’ultradestra.
Notoriamente vicino a tali posizioni e formazioni, e ostile alla storia e ai valori scaturiti dalla Resistenza, Giuseppe Povia è dunque ospite non gradito dalla parte antifascista della nostra provincia.
L’invito è a disertare i suoi concerti e/o ospitate, a cominciare dal Concorso Canoro Interpreti Musica Leggera Italiana, che si svolgerà martedì 12 dicembre presso il Cine Teatro Garden di Rende e che vedrà protagonisti giovani cantautori locali. Proprio per la natura del personaggio e per i contenuti proposti, riteniamo la sua figura fortemente dannosa per la formazione del giovane cantautorato locale. Per quanto ci riguarda, quello stesso giorno, in contemporanea all’evento suindicato, proporremo un evento in cui la musica sarà veramente protagonista ma nel senso dell’inclusione, dell’accoglienza, della solidarietà e del richiamo sempre vivo ai valori della Costituzione, frutto della Resistenza”.