Con la proposta “Catania Zfu Librino”, la nostra città è la prima nella classifica della graduatoria regionale delle Zone Franche Urbane, elaborata dal nucleo di Valutazione e programmazione della Regione siciliana e approvata con decreto dalla Giunta regionale. Questa graduatoria sarà adesso inviata al Dipartimento per lo Sviluppo del ministero dello Sviluppo Economico per il passaggio al Cipe (Comitato per la Programmazione Economica) che a sua volta lo invierà alla Commissione europea per la definitiva approvazione.
Il capoluogo etneo, o meglio l’area di Librino, rientra perfettamente nei “rigidi” parametri necessari per avere i requisiti di ammissibilità stabiliti dal Cipe, recepiti dal Ministero dello Sviluppo Economico e trasmesse a Regioni e Comuni con la circolare dello scorso 26 giugno.
Il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli ha questo punto attivato inmediatamente la Direzione Politiche Comunitarie del comune, diretta da Salvatore Zinna, che in tempi rapidissimi ha elaborato il progetto che è stato subito inviato alla Direzione della Programmazione Regionale. Il tema del progetto catanese è “Lotta al disagio socio-occupazionale nelle aree urbane”. I vantaggi delle Zfu si riferiscono alle aree di degrado sociale e economiche che, come già precisato, rientrano nei parametri stabiliti sulla base di un indice (Ids) che misura il loro disagio economico e il livello di esclusione sociale ed hanno un marcato bisogno di strategie e interventi per lo sviluppo produttivo e l’occupazione.
La normativa prevede l’esenzione totale delle imposte sui redditi: totale per i primi 5 anni, del 60% nei seguenti 5, del 40% per l’11° e il 12° anno e del 20% fino all 14° anno; l’esenzione dell’Irap per 5 anni; esenzione dell’Ici a dal 2008 al 2012 per gli immobili di impresa siti nella zona; esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni del lavoro dipendente. Le tipologie di imprese beneficiarie sono le “piccole” (fino a 50 persone o con meno di 10 milioni di euro di fatturato) e le “micro” (meno di 10 occupati con non più di 2 milioni di fatturato). Possono accedere alle agevolazioni anche le piccole e micro imprese che hanno avviato la propria attività in una Zfu prima dell’1 gennaio 2008.
Le modalità dell’applicazione delle agevolazioni saranno meglio definite e precisate in un apposito decreto del Ministro dell’Economia ma si prevede fin da ora una incentivazione del lavoro non precario.
Dopo il passaggio definitivo all’Unione europea si andrà anche a Catania nella fase operativa che consentirà di approntare le linee di sviluppo della Zfu urbana di Librino.
La Zfu di Librino si inserisce nel grande progetto dell’amministrazione comunale di innalzare il livello della qualità della vita delle periferie e, in particolare, di quella che è una vera “città nella città”. A Librino, infatti, potranno sorgere grazie alle agevolazioni fiscali, tributatrie e contributive, insediamenti aziendali e start-up di nuove piccole e medie imprese: negozi, studi associati, attività culturali e ricreative nonché interventi finalizzati allo sviluppo di servizi avanzati ed eco sostenibili. La disponibilità in zona di spazi ed immobili di proprietà pubblica (piani pilotis e mezzanini, spazi per attezzature commerciali e centri di quartiere) può inoltre offrire diverse occasioni di localizzazione di attività importanti sul fronte sociale. La Zfu, inoltre, si presta all’allocazione di lavoro e manodopera qualificara per quanto riguarda, ad esempio, i settori del hi-tech, delle biomedicina, delle ricerca e della cultura. La scelta della “fiscalità di vantaggio” offerta dalle Zfu diventa infine strumento importantissimo per la lotta alla disoccupazione come contrasto alla criminalità ed alla depressione sociale ed economica.
“La Zona Franca Urbana – ha affermato il sindaco Stancanelli – potrà creare una forte attrattività di investimenti, infrastrutture e servizi logistici che potrebbero rivelarsi determinanti per la crescita del territorio liberando la «potenzialità repressa» di Librino che finalmente da ostacolo alla crescita potrà diventare traino positivo per tutte le periferie catanesi e perfino per l’intera città”.
“L’obiettivo delle Zfu – aggiunge Zinna – non è più quello di favorire lo sviluppo delle periferie solo con gli interventi di recupero urbano bensì quello di agevolare l’integrazione sociale ed economica dei residenti. Esse, inoltre, possono diventare strumenti importanti per l’attuazione di politiche agevolative delle ripresa sociale sul modello di quanto è già in corso di realizzazione in Francia e già recepito nella Finanziaria del 2008 proprio su sollecitazione della Commissione europea ”.