di Stefano Perri – Alla fine il si del Governo è arrivato. L’ultima missione romana del Sindaco Falcomatà ha portato i frutti auspicati. Da qui a qualche settimana Reggio potrà finalmente partire con il percorso di costituzione della nuova società in house per la gestione dei servizi comunali, la stessa dove dovrebbe confluire la gran parte dei lavoratori della ex Multiservizi.
La questione era in ballo ormai da un po’ di tempo. Il Comune di Reggio aveva chiesto all’Anci di condividere la battaglia per lo sblocco delle limitazioni sul personale imposte dall’articolo 27 del Decreto Legge 66 del 2014. La norma in sostanza vietava nuove assunzioni a tutti gli Enti che non fossero in regola con i termini di pagamento nei confronti dei soggetti creditori con limiti di 90 giorni per l’annualità 2014 e 60 per il 2015. Considerando il Comune di Reggio Calabria, anche a causa delle ben note difficoltà di bilancio, ha tempi medi di pagamento superiori ai 700 giorni, l’amministrazione non aveva la possibilità di procedere con la costituzione della Società e quindi con l’assunzione dei lavoratori.
Il Confronto con il Governo – Ed ecco la novità. Dopo un lungo tira e molla, a colpi di diplomazia, stamattina il Governo ha dato il via libera alla proposta dell’Anci, nel cui direttivo siede appunto il Sindaco di Reggio Falcomatà, che sarà contenuta nel cosiddetto Decreto Enti Locali. La notizia, uscita fuori dal tavolo di confronto al quale hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti ed i sottosegretari all’Economia Baretta, agli Affari regionali Bressa, ed alla Pa Rughetti, è che il testo sarà approvato al prossimo Consiglio dei Ministri.
Le tre richieste di Falcomatà – E’ fatta dunque. Le tre richieste avanzate da Falcomatà al tavolo Anci saranno tutte esaudite. La questione ruota attorno ad un uso più flessibile delle risorse finanziarie. Nel dettaglio i risultati ottenuti riguardano rinegoziazione sui tassi dei mutui, un’ulteriore proroga per l’approvazione del bilancio di previsione, la cui scadenza è fissata adesso entro la fine del mese di luglio, ed infine la modifica dei vincoli sulle assunzioni.
La nuova in house – Nel frattempo a Palazzo San Giorgio è continuata in queste settimane l’attività di studio e di confronto per la costituzione della nuova Società. L’approvazione del Decreto Enti Locali, con lo sblocco delle assunzioni, era il tassello mancante di un percorso iniziato già diversi mesi fa. Assessori e dirigenti sono già al lavoro per farsi trovare pronti, non appena il Consiglio dei Ministri nei prossimi giorni darà il via libera al Decreto, per fare in modo che il percorso per la nuova in house vada in porto nel giro di poco tempo. Nel frattempo si lavora, in parallelo, per la disposizione del nuovo progetto formativo, per la prosecuzione dei servizi essenziali, programmato nell’ambito del bilancio regionale ed in via di definizione.
Le altre assunzioni – Il Decreto Enti Locali e la norma sullo sblocco delle assunzioni dovrebbero garantire al Comune di Reggio un secondo importante passaggio. Con l’approvazione del Decreto Legge sugli Enti Locali il Comune potrà coprire alcune caselle mancanti, in termini di personale, che in questi mesi molto hanno pesato sulle dinamiche della gestione amministrativa. Su tutti la figura del Capo di Gabinetto e lo staff del Sindaco.
”Reggio è tornata ad essere credibile” – Soddisfatto dell’impresa il Sindaco Falcomatà. Di rientro da Roma il Primo Cittadino di Reggio ha sottolineato ”l’importanza di un risultato che finalmente rende giustizia alla nostra città”. Secondo il Sindaco ”i viaggi avanti e indietro da Roma e il pressing politico alla fine hanno prodotto i risultati che speravamo. Un risultato portato a casa grazie alla nostra insistenza – ha aggiunto – ma soprattutto per la grande credibilità che abbiamo dimostrato rappresentando la nostra idea di città. E’ un grande segnale per la classe dirigente che guida in questo momento la città, che finalmente ha la possibilità di sedersi sui tavoli che contano senza attendere notizie e decisioni filtrate”.
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