I carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato nella notte 8 soggetti ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso, detenzione, vendita e cessione di sostanze stupefacenti, detenzione, trasporto e cessione di esplosivo bellico del tipo “C-4” ed estorsione aggravata dalle modalità mafiose. I militari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.
Gli 8 arrestati sono ritenuti appartenere alla cosca Franco di Reggio Calabria, per la quale detenevano l’esplosivo sequestrato dai carabinieri che per tipologia e confezionamento e’ stato attribuito a quello trasportato nella seconda guerra mondiale dalla ‘Laura C’, la nave militare inabissatasi davanti alle acque reggine nel Mar Jonio, il cui relitto e’ stato nel tempo oggetto di azioni di depredazione anche da parte della ‘ndrangheta per potenziare i suoi arsenali.
Numerosi sono stati gli episodi e gli attentati in cui l’esplosivo in questione è risultato impiegato per il confezionamento di ordigni rudimentali utilizzati dalla criminalità organizzata.
Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti è stata data esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza emesso dalla DDA di Reggio Calabria, di alcune imprese (quote sociali, annesso patrimonio aziendale e conti correnti), numerosi immobili, beni mobili, autoveicoli e mezzi d’opera, Rapporti Bancari e Prodotti Finanziari, per un valore complessivo di circa 10 milioni di Euro. Tra i destinatari del provvedimento di sequestro anche un noto imprenditore reggino.