La delicatissima vicenda relativa all'elisoccorso va affrontata con attenzione e "presa con le molle".
La novità, positiva, è che in queste ore la superficie antistante gli Ospedali Riuniti è stata attenzionata e studiata da esperti aeronautici per verificare la fattibilità dell'atterraggio dei mezzi di soccorso.
Ma, visto che a pensare male si fa peccato ma spesso ci si indovina, allora c'è da aprire bene occhi ed orecchi. Quanto accaduto, come detto, è un passo avanti, ma di per sè potrebbe essere un dato del tutto insignficante della volontà politica di risolvere il problema, atteso che già in passato analoga verifica, con riscontri positivi, era stata effettuata.
Il responsabile dell'Azienda Ospedaliera, Leo Pangallo, ostenta moderato ottimismo, ma il passato – recente e no – invita a smorzare gli entusiasmi preventivi.
Un altro tema da affrontare subito (giacchè la storia insegna cha dalle nostre parti nulla è più definitivo del provvisorio) riguarda il volo notturno dei mezzi che, per poterlo effettuare, devono essere attrezzati.
Proprio nella serata di ieri al "Tito Minniti" ha toccato terra un mezzo di elisoccorso siciliano, proveniente da Augusta con a bordo un malato in gravi condizioni.
Lo diciamo a chiare note: è indispensabile abilitare immediatamente i mezzi al volo notturno; solo così, ad esempio, si sarebbe potuto salvare il piccolo Flavio Scutellà