Ancora una volta nella nostra città si celebra la vergogna. Il 28 di aprile,come ogni anno, nella chiesa di San Giorgio al corso si è tenuta una messa in suffragio del mai compianto assassino Benito Mussolini.
Colui che è responsabile del ventennio più buio della storia d’Italia, che ha prodotto le leggi razziali, ha inneggiato il principio di intolleranza, instaurato una dittatura del manganello, represso il dissenso e annientato gli oppositori politici, mandato al macello migliaia di giovani in una guerra sanguinosa al fianco della Germania, per perorare la causa becera del nazismo. Ebbene, sembra impossibile, ma ancora qualcuno lo compiange e lo venera e qualcun altro, cosa ben più grave, gli concede lo spazio per farlo. Il fascismo riemerge come se fosse un movimento dai più nobili ideali, tornando ad essere propagandato a pochi giorni dal 25 aprile, che ci ha ricordato quanto sia stato difficile liberarsi da quel cancro che ha ridotto in fin di vita l’Italia. La libertà che abbiamo conquistato ha avuto un prezzo molto alto, pagato col sangue dei nostri partigiani e non permetteremo a nessuno di mettere in dubbio la giustezza di quelle ragioni che hanno contribuito fortemente a liberare il nostro paese ed a scrivere la nostra costituzione repubblicana, riportando il principio dell’uguaglianza alla base della vita quotidiana. E’ un patrimonio di tutti che ognuno deve sentire come proprio. Per questo la nostra più accesa critica non va tanto ai nostalgici di mussoliniana memoria, figli di un tempo che fortunatamente non c’è più e relegati alla totale indifferenza, ma a quella parte della chiesa che gli concede di poter calpestare i dettami costituzionali conquistati con tanti e tali sacrifici. Riteniamo molto grave ed inaccettabile, noi giovani della Federazione della Sinistra reggina, che qualsivoglia persona che si ritiene cattolica possa permettere tutto ciò, ricordando che molti, proprio di questa estrazione religiosa, hanno combattuto e sono morti accanto ai comunisti, ai liberali ed a molti altri per difendere quei valori che oggi, con quest’atto vengono messi in discussione. Per cui ci appelliamo a tutti gli organi competenti per far si che questa vergogna non possa più ripetersi a Reggio Calabria e potremo finalmente dire: c’era una volta il fascimo…
GIOVANI DELLA FDS DI REGGIO CALABRIA