La Calabria e' scesa oggi in piazza per dire alla Giunta regionale di centrosinistra di invertire la rotta ed accelerare sulle grandi questioni del lavoro, del precariato, del sociale. In 40 mila, secondo fonte sindacale (20 mila per la Questura) hanno risposto all' invito lanciato nelle scorse settimane da Cgil, Cisl ed Uil ed oggi sono arrivati a Catanzaro con oltre 200 pullman per partecipare al corteo organizzato in occasione dello sciopero generale regionale. Uno sciopero diretto alla Giunta ed al suo presidente, Agazio Loiero, citato piu' volte negli interventi che hanno concluso la manifestazione, a cominciare da quello del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. ''O Loiero cambia le sue scelte – ha detto – o si apre un capitolo drammatico nei rapporti Giunta-sindacato-mondo del lavoro. Tocca a lui fare un passo decisivo e in fretta''. ''La Calabria – ha rimarcato il leader della Cgil – sta arrancando e ce lo dicono tutti gli indicatori. La Regione deve cambiare passo, risolvere i problemi e farlo oggi in modo che quando arriveranno le risorse la Regione sia attrezzata per spenderle oppure la Calabria perdera' anche la sua ultima occasione. Serve programmazione''. Deciso anche l'intervento del segretario della Cisl calabrese, Luigi Sbarra: ''Loiero svegliati, cambia strada, riaccendi l' auricolare dell' ascolto, sintonizzati sulle richieste dei lavoratori, dei pensionati, dei precari. Il sindacato non si fara' fregare''. Al corteo, aperto da un grande striscione unitario con la scritta ''La Calabria riparte dal lavoro'' hanno partecipato anche sindaci con la fascia tricolore ed il gonfalone, disoccupati, precari, forestali provenienti da ogni parte della Calabria, ed anche l' Ugl. Ma anche rappresentanti di partiti che siedono in Giunta come Rifondazione e Comunisti italiani. I rispettivi assessori non si sono visti, anche se molti li davano per sicuri partecipanti, ma in compenso c' erano le bandiere e delegazioni di entrambe le forze. Per il deputato dei Comunisti italiani Fernando Pignataro, ex segretario generale della Cgil calabrese, comunque, nella presenza alla manifestazione ''non c' e' controsenso o contraddizione. La rappresentanza della sinistra nel governo regionale potra' utilizzare la manifestazione per essere piu' forte e per chiedere un cambiamento vero nell' azione della Giunta''. (ANSA)