Si chiama Euro 2020, ma si gioca nel 2021. E sarebbe una prima anomalia, se non fosse che è ben noto a tutti cosa abbia disposto il rinvio della manifestazione.
Saranno Europei molto significativi, tenuto conto che avranno un sapore di ripartenza abbastanza significativo. A partire dal fatto che si rivedrà in Italia tanto pubblico sugli spalti.
15.000 persone all’Olimpico non erano più un dato scontato, dopo quello che è accaduto negli ultimi quattordici mesi. Sarà una vera e propria prima volta che aprirà la s cena alla possibilità che si ripeta, a partire da settembre, in tanti altri stradi. Granillo compreso s’intende.
La Reggina ed altre società attendono di sapere quello che sarà l’orientamento del governo e capire come si potrà riaprire in maniera definitiva le porte degli stadi al pubblico.
Non si potranno vedere impianti pieni all’inverosimile, ma persino iniziare con una capienza del 25% sarebbe un grande risultato.
Tra le ipotesi al vaglio c’è la possibilità che l’accesso allo stadio, per il prossimo torneo, sia offerta solo ai possessori di Green Pass. Cioè a chi è vaccinato, a chi è guarito dal Covid nei mesi mesi precedenti e a chi, di volta in volta, farà un tampone negativo non più vecchio di quarantotto ore.
L’auspicio è che le immagini delle gare a porte chiuse diventino solo un ricordo.