Titoloni un po’ ovunque rispetto alla visita della Guardia di Finanza al centro sportivo della Reggina al Sant’Agata. La verità è che il limite dei fatti oggetto di indagine risalirebbe ad aprile 2022, quando ancora il nuovo corso societario non era neanche ipotizzabile.
Le Fiamme Gialle hanno acquisito materiale e archivi relativi a quel periodo, godendo di una totale collaborazione da parte della Reggina. Ne ha parlato in un’intervista rilasicata alla Gazzetta del Sud proprio il Prefetto, che è una figura di rilievo scelta da Saladini proprio per legittimare il proprio progetto improntato al massimo della legalità.
“La recente visita della Guardia di Finanza – ha spiegato Cardona – ci lascia estremamente tranquilli. Il nostro approccio è orientato alla totale collaborazione e disponibilità, ed i dociumenti richiesti non riguardano in alcun modo l’attuale società, ma esclusivamente le gestioni precedenti. Sin dal primo giorno dobbiamo gestire situazioni ereditate che continuiamo ad affrontare con rapidità ed integrità. È un lavoro meticoloso e faticoso, che lascia amarezza ma non intacca in noi la volontà di costruire una società giuridicamente forte, trasparente, che fondi sul rispetto delle regole il proprio agire. Avevamo messo in conto queste situazioni ed il lavoro che viene svolto fin dai primi giorni punta a mettersi alle spalle il passato. I nostri sforzi sono orientati per portare il nome della Reggina nel punto più in alto che non è solo sportivo, ma anceh quello di creare un modello di gestione impeccabile”.