Complice il campionato fermo in questa settimana, risulta inevitabile che l’attenzione mediatica e dei tifosi sia focalizzata sulle questioni extra-campo. La Reggina attende il deferimento che non prenderà alla sprovvista nessuno.
Dare solidità al club per i prossimi trent’anni (come ha detto in qualche occasione il presidente Cardona) ha l’impressione di valere più di qualche punto di penalizzazione (non scontato!). Ed è quello che sostanzialmente accadrebbe qualora, come ci si attende, arrivi l’omologa del Tribunale di Reggio Calabria.
Un orizzonte reso possibile dalle garanzie date dalla proprietà . A patto, ovviamente, che la squadra non continui nella spirale negativa di risultati che rischierebbe di portarla a lottare per non retrocedere.La risalita,invece, porterebbe le questioni legali ad essere un altro fattore destinato a concorrere nell’eventuale corsa play off.Paradossalmente in questa fase ci sarebbe da avere più paura di quello che sta accadendo in campo con una squadra pericolosamente involuta.
La difesa della Reggina, in ogni caso, sarà chiara: il club voleva pagare e la procedura in atto per salvare la società non ha reso possibile farlo. Un concetto che non sarà espresso a parole, ma mostrando le carte bollate. Quelle con cui è stata avanzata la richiesta ufficiale ed il diniego ricevuto.
Qualora in primo grado dovesse arrivare una condanna, il club sarebbe pronto a fare ogni passo necessario per tutelarsi in ogni sede, a partire dal Collegio di Garanzia dello Sport e per finire al Tar (che già nel 2019 è intervervenuto sulla questione play out). Gradi di giudizio a cui la Reggina avrebbe grosse chances di avere ragione, considerato che l’indirizzo sportivo (al di là delle regole della Figc ) è quello di favorire la continuità aziendale con gli strumenti che la Legge mette a disposizione.
E le procedure della Reggina viaggiano in questa direzione, tant’è che la difesa potrebbe far leva proprio su questi punti
Il Salva Aziende è un percorso nuovo, ma prima o poi se ne dovrà tenere conto. La penalizzazione è l’orizzonte peggiore, quantomeno in primo grado. Lo si sta dando per scontato per prepararsi al peggio, ma è tutt’altro che una certezza. Ci sono, infatti, chance che il caso Reggina faccia giurisprudenza. Il club amaranto, di fatto, potrebbe essere la prima ad aver messo in campo una procedura che nei prossimi anni potrà rappresentare un salvagente per molte altre società. Sempre che, come nel caso di Saladini, si trovi un imprenditore che voglia dare garanzie di fronte ai tribunali.