La caccia alle streghe scatenata contro la Reggina (ne sono testimonianza le dichiarazioni di alcuni dirigenti) non deve aver fatto piacere dalle parti di via delle Industrie. Anche perché sono andate contro una nuova proprietà che si è sobbarcata la mole debitoria di altre gestioni, ha salvato una squadra improtante e oggi sta solo cercando la via per la ripartenza definitiva dal punto di vista economico. Cosa che avverrà con l’approvazione della ristrutturazione del debito.
Una procedura che, come tutti i tifosi della Reggina hanno capito, esiste solo dal 2022 e non è mai stata presa in esame dai regolamenti federali. Questo ha portato il club amaranto a dover congelare per un paio di mesi alcune uscite e a saltare (momentaneamente!) delle scadenze in attesa della pronuncia del Tribunale.
La Reggina è stata deferita e adesso rischia tre punti di penalizzazione.Per alcuni sarebbero 4, ma il punto in meno è riferito al fatto che gli unici stipendi non pagati ai calciatori andati via a gennaio riguarderebbero una sola mensilità. Questo si vedrà.
L’orientamento del club sembra essere quello di non voler adottare una soluzione modello Genoa. I grifoni hanno rispettato le scadenze di dicembre con una procedura erronea. Ammettendo l’errore e dimostrando disponibilità economica in quella circostanza hanno scelto di ricevere un solo punto e non due.
La Reggina entro 30 giorni, potrebbe la penalizzazione. I successivi gradi di giudizio Coni, Tar e Consiglio di Stato sembrano poter dare ragione al club amaranto. Il massimo ente sportivo si è già espresso nell’incitare le società sportive ad adottare ogni soluzione contemplata dal Codice della Crisi d’Impresa per salvaguardare la continuità aziendale.
Tar e Consiglio di Stato difficilmente andrebbero a mettere in discussione le disposizioni del Tribunale che sta gestendo la procedura di defitivivo salvataggio della società.
Se davvero la Reggina fosse costretta ad andare al Tar e la penalizazione fosse decisiva per l’accesso ai play off (o ai play out) c’è il serio rischio che la seconda parte della stagione slitti e non di poche settimane.