“Il primo obiettivo era limitare la lista degli over. Il secondo era non intaccare l’indice di sostenibilità della società, stando nei parametri e non fare follie. Voglio che questa società duri un secolo.”.
Così Massimo Taibi ai microfoni di Video Touring ha commentato la chiusura del mercato della Reggina, in cui sono arrivati tre elementi e due under.
“Abbiamo fatto – ha spiegato il ds degli acquisti che ci volevano. Servivano elementi giovani e di gamba con voglia di emergere. Abbiamo preso un esperto come Terranova e il portiere Contini. Abbiamo sostituito giocatori che non avevano reso”.
Qualcuno potrebbe essere deluso dall’assenza di calciatori di “nome” nella lista dei nuovi arrivati.
“Non mi sembra – ha ricordato Taibi – che io abbia mai detto che in queste settimane avremmo fatto chissà che cosa. Prendere giocatori come Forte o altri significava fare spese esorbitanti”.
E sui nuovi: “Strelec è un attaccante importante, giovane e richiesto da squadre importanti di Serie B. Lo Spezia non pensava di farlo uscire, ma appena è stato possibile sono andato a prenderlo. Bondo è un Under 20 della Francia, il Monza ci crede molto. Ha gamba e si inserisce”.
E sugli obiettivi: “Tra un mese avremo Galabinov al 100%. Siamo una buona squadra, non abbiamo detto che dobbiamo vincere il campionato. Siamo lì e faremo il massimo per tenere la classifica che abbiamo. Le altre non si sono rafforzate più di tante, escluso il Palermo. Con il City Group dietro si sono permessi di fare investimenti importanti. Insieme al Cagliari con Ranieri, sono squadre che possono tornare a competere per le prime posizioni. Noi abbiamo fatto il mercato che dovevamo fare. Quando abbiamo preso Santander tutti pensavano che avessimo fatto un colpo importante, si vede che non sempre il nome paga”.