Quando si vive l’anno scolastico e ci si avvicina al completamento della prima metà di dicembre, si inizia inevitabilmente a pensare al Natale e alla vacanze. Non lo si può fare se, però, ci sono ancora dei compiti in classe o delle interrogazioni da affrontare.
Quelle della Reggina si chiamano Bari ed Ascoli (il 26 dicembre). Gli amaranto, inevitabilmente, non possono allungare lo squardo fino alla pausa post-natalizia, perché questo è il momento in cui i punti pesano tantissimo.
Si tratta degli ultimi sforzi prima dello stop che porterà alla composizione della griglia di partenza del torneo in vista del mercato e della seconda parte di campionato.
Sono tante le squadre che avrebbero bisogno di beneficiare della pausa, in primis forse proprio gli amaranto che sembrano un filo meno esuberanti dal punto di vista fisico rispetto alle prime esibizioni. E non bisogna dimenticare che hanno praticamente saltato la preparazione pre-campionato per le note vicende.
Lo si è visto, ad esempio, contro il Frosinone, dove però dovrebbe aver accentuato la cosa il turno infrasettimanale. Già a Como, grazide all’ampio turn over, il livello di condizione ha dato l’idea di essere cresciuto con l’inserimento di uomini freschi e senza impegni ravvicinati pregressi nelle gambe.
Non sembra avere questi problemi il Bari che, contro il Modena, ha dimostrato di essere in condizione di grande brillantezza.La Reggina, nel complesso, sembra avere un maggior livello tecnico e questo rende il match una sfida che partirà da un sostanziale equilibrio.
Inzaghi starà studiando a dovere tutti i particolari di una partita che arriva in una fase in cui bisogna raccogliere le energie e chiudere al meglio possibile la prima parte di stagione. La buona notizia è che l’atmosfera da grande evento che accompagna la sfida con i pugliesi, considerata la classifica di entrambe, aiuta a tenere altissima la tensione.