“Non mi sarei offeso se fossi stato definito presidente della Reggina. Essere il presidente della Reggina è un onore, non un disonore”. Così Stefano Bandecchi, ancora una volta, ha avuto parole al miele nei confronti di Reggio Calabria e del club amaranto, intervenendo ai microfoni di Radio Touring 104 e commentando una presentazione diversa dalla sua reale veste di patron della Ternana.
La Reggina, tra le poche gare perse in questa stagione, ricorda quella di Terni. “A Terni – ha ammesso Bandecchi – la Reggina poteva tranquillamente pareggiare e non avrebbe rubato nulla. Hanno fatto una buona partita, con un match deciso dagli episodi. Gli amaranto sono una buona squadra. Non lo dico io, ma lo dice la classifica e il modo con cui gioca”.
A comandare il campionato oggi c’è la Ternana. “Dopo nove giornate – ha detto il patro numbro – dobbiamo parlare di salvezza. Se sia o noi la Reggina domencia perdiamo ci ritroviamo al settimo o all’ottavo posto. Siamo, però, alla nona partita e cominciamo a capire una cosa: ci sono 13 o 14 squadre estremamente competitive. Ognuna di loro non sfigurerà e potrà giocarsi i play off. Questo vuol dire che nemmeno la salvezza è sicura in un campionato così omogeneo. Bisogna aspettare la quindicesima gara per capire se ci sono delle reali differenze. Negli altri campionati si riusciva a intravedere prima cosa cambiava”.
C’è un’altra umbra sulla strada degli amaranto. “Il Perugia – ha sottolineato Bandecchi – domenica non meritava di perdere. Oggi è in difficoltà ed è impaurita. Mi è dispiaciuto che l’allenatore si sia dimesso. Anche qualora dovesse tornare il primo allenatore (Castori Ndr) è un allenatore molto valido, pericoloso e di grande successo. Io forse non lo avrei mandato a casa. Lui, secondo me, farà tornare da subito la squadra pericolosa. Forse non è una squadra che potrà giocarsi il primo posto, forse neanche la Ternana. Però possono giocare per i play off come l’anno scorso. Forse per la Reggina c’è la partita più difficile della giornata e se se dovesse vincere dimostrerebbe di essere molto competitiva”.
E poi una chiosa sul suo rapporto con il pubblico amaranto: “Per me tifare Reggina come seconda squadra è normale. Quando, però, tornerò a Reggio da avversario farò il diavolo a quattro nelle due ore della partita”.