di Pasquale De Marte- Poteva essere un esordio difficile, la realtà dei fatti dice che tra Spal e Reggina non c’è stata storia. La squadra di Inzaghi ha dominato l’avversario, lo ha messo all’angolo e per almeno un’ora di gioco non gli ha fatto vedere palla.
Nonostante le tante assenze, quanto visto in campo è stato il frutto di un equilibrio perfetto con una prestazione maiuscola ad ogni livello. Da Menez a Colombi, tutti hanno giocato ad alti standard di rendimento. Menzione speciale per un Rivas che, a tratti, è stato imprendibile per gli avversari.
Solo nel finale la Reggina, a risultato ampiamente deciso, ha lasciato qualcosa agli avversari, anche per effetto di una preparazione che non è stata ottimale.
Reggina perfetta nel primo tempo, Spal sovrastatata
Dopo neanche un minuto di gioco la Reggina ha dimostrato di poter far valere la propria coralità. Clamoroso il gol divorato da Federico Ricci, con una girata a botta sicura arrivata su una palla sbucata all’altezza del secondo palo. Si è trattato del segnale che ha da subito offerto una fotografia di quello sarebbe stato il primo tempo.
Annichilito sul piano del gioco l’avversario, nonostante le assenze e un paio di settimane in meno di preparazione a causa delle note vicende estive. La squadra di Inzaghi, schierata con il 4-3-3, ha offerto una prestazione praticamente perfetta nei primi quarantacinque minuti.
Nonostante l’emergenza a centrocampo, la formazione dello Stretto si è esaltata con un pressing a tutto campo, un gioco fatto di pochi tocchi, verticalizzazioni improvvise e costante creazione di superiorità numerica sugli esterni offensivi.
Differenza firmata Rivas e Menez
La Spal, senza punti di riferimento, non ci ha capito davvero nulla, patendo la rapidità d’esecuzione avversaria, la brillantezza di uomini come Rivas, l’estro di Menez e gli inserimenti di Liotti (schierato mezzala sinistra). Al punto che la penuria di calciatori a centrocampo, a lungo, non si è neanche notata.
Alla prima netta occasione, nel primo tempo se ne sono aggiunte almeno altre due clamorose. Entrambe per Rivas, la prima con un palo colpito da posizione defilata in inserimento e la seconda con un colpo di testa con la stessa dinamica. Prodigioso Alfonso nella circostanza.
Sul gong del primo tempo il meritato vantaggio: su un errato disimpegno della Spal, il colpo da biliardo dal limite di Crisetig.
Festival del gol nella ripresa di Spal-Reggina
L’avvio di ripresa ha dato l’illusione che la Spal potesse cambiare l’inerzia di una partita totalmente amaranto. Dopo pochi minuti gli ospiti hanno piazzato due colpi decisivi. Il primo è nato da uno strepitoso scatto in profondità di Rivas, bravo a “bersi” Meccariello come un bicchiere d’acqua e a premiare il rimorchio di Menez. Il 7 non ha sbagliato un rigore in movimento..
E, poco dopo, sempre Rivas ha siglato il tris sfruttando un servizio di Canotto, appena entrato e protagonista di una bella fuga sulla corsia di destra. Nel finale il gol di La Mantia ha regalato qualche brivido finale, complice anche un calo amaranto.
SPAL-REGGINA 1-3
Marcatori: 45’+2′ Crisetig (R), 51′ Ménez (R), 67′ Rivas (R), 79′ La Mantia (S)
SPAL (4-3-1-2): Alfonso; Dickmann, Arena, Meccariello, Celia; Maistro (70′ Rabbi), Viviani (70′ Tunjov), Zanellato; Mancosu (81′ Murgia); La Mantia, Moncini (70′ Finotto). In panchina: Thiam, Almici, Dalle Mura, Peda, Tripaldelli, Varnier, Prati, Rauti. Allenatore: Roberto Venturato.
Reggina (4-3-3): Colombi; Pierozzi (59′ Loiacono), Cionek, Gagliolo, Giraudo; Fabbian (59′ Lombardi), Crisetig, Liotti; Ricci (59′ Canotto), Ménez (65′ Gori), Rivas (81′ Cicerelli). In panchina: Aglietti, Ravaglia, Di Chiara, Dutu, Situm, Agostinelli, Santander. Allenatore: Filippo Inzaghi.
Arbitro: Daniele Perenzoni di Rovereto. Assistenti: Francesco Fiore di Barletta e Federico Fontani di Siena. IV ufficiale: Marco Emmanuele di Pisa. VAR: Federico La Penna di Roma 1. A-VAR: Alessio Tolfo di Pordenone.
Note – Ammoniti: Fabbian (R), Pierozzi (R), Viviani (S), Dickmann (S), Murgia (S). Calci d’angolo: 8-3. Recupero: 4’pt; 5′ st.