“Se l’allenatore ti chiede di tenere soltanto tre calciatori della vecchia squadra, non è più una transizione ma qualcosa ex-novo. Che transizione è ripartire soltanto da tre calciatori? Che significa dover comprare 14-15 calciatori? La squadra nuova non è che andiamo alla Conad e la troviamo sugli scaffali”
É uno dei passaggi con cui, in un’intervista a StrettoWeb, il presidente della Reggina Marcello Cardona ha provato a scrivere la parola fine alla vicenda Stellone.
Il tecnico ha replicato ancora una volta tramite un’intervista rilasciata ad Alfredo Pedullà. “Il Presidente Cardona – ha detto l’ormai ex tecnico amaranto – dimostra di non essere al corrente dei fatti e, considerato il suo ruolo, questo mi stupisce molto. Il bravissimo Dg Martino, evidentemente, non gli ha comunicato che i calciatori che chiedevo di confermare non erano affatto 3 bensì 10 e che degli altri 10 si era pensato di fare a meno in alcuni casi per motivi tecnici, in altri per via dei contratti troppo onerosi, in altri ancora perché si trattava di giovani da far maturare altrove. Tutto qua. È peraltro chiaro ed evidente che tutti coloro che fossero rimasti, sarebbero stati da me allenati e curati al pari di tutti gli altri. Di quanto appena detto (lo preciso a beneficio del Presidente) vi è prova documentale, pertanto non è ammessa replica. Tengo altresì a sottolineare, che non ho mai pensato di “buttare al gabinetto nessuno” come affermato a sproposito dal Presidente: al di là del fatto che, in generale, simili condotte non fanno parte del mio stile (ma evidentemente non è così per tutti), io nutro il massimo rispetto, la massima considerazione ed il massimo affetto per tutti i ragazzi, nessuno escluso, che mi hanno accompagnato dall’inizio alla fine della mia splendida esperienza in amaranto. Non posso fare altro, pertanto, che rigirare indignatamente al mittente questa grave e gratuita illazione. Semmai, le esternazioni del Presidente Cardona rafforzano in me, ove ce ne fosse bisogno, la convinzione circa la bontà della decisione che ho preso. Dimostrano, in altre parole, che avevo ragione quando affermavo che non vi erano le condizioni ideali per proseguire nel rapporto e allora, se così è, che ognuno vada per la sua strada. Voglio ringraziare tutti i tifosi della Reggina per l’affetto e la vicinanza che mi hanno dimostrato fin dal mio arrivo a Reggio Calabria ed auguro, ad ognuno di loro, di festeggiare tutti i successi ed i risultati sportivi che meritano. Spero che la querelle finisca qui e che io non debba più leggere dichiarazioni lesive del mio decoro e della mia dignità umana e/o professionale. In questo caso, senza indugio, mi rivolgerei nelle più opportune sedi giudiziarie.
Forza Reggina!”.