È buono, fino ad ora, il cammino della Reggina di Alfredo Aglietti nella Serie 2021-2022. Positivo abbastanza da dare la giusta misura di entusiasmo alla città Sulla panchina amaranto c’è, però, un tecnico che conosce a menadito il campionato e, tra le righe delle sue dichiarazioni, si leggono spesso informazioni importanti e messaggi più o meno velati.
Ha detto, ad esempio, molto chiaramente che questo non è il momento di guardare la classifica. Sono troppo poche le nove gare giocate per immaginare che possano rappresentare un numero di sfide tali da poter definire il livello di una squadra o da scremare le posizioni di classifica. Anche perché, come si dice in questi casi, la classifica è cortissima.
Aglietti, inoltre, ha spesso mostrato una certa difficoltà ad accettare l’idea che si sottolinei l’eventuale sofferenza nell’ottenere i risultati. Un punto di vista che, come già specificato, che nasce dalla conoscenza del torneo e dalla consapevolezza, che da qui alla fine del torneo, ogni punto andrà sudato e conquistato sapendo di lottare sul filo dell’equilibrio. È la storia di ogni anno Serie B, ma questo lo si dice spesso e lo si dirà a lungo da qui alla fine della stagione.
La prossima fermata si chiama Perugia e l’avversario è di quelli tostissimi.