La Reggina pensa al futuro. Si è presa il Sant’Agata fino al 2040, presto si approfondiranno i temi legati alla ristrutturazione dello stadio. “Per il Granillo – ha detto Gallo a Reggina Tv – l’attesa era finita. Poi c’è stato il Covid e l’attesa si è prolungata. Non credo ci sarà molto da attendere. A breve ci saranno novità, Fabio De Lillo sta seguendo l’evoluzione. Non si può, però, prescindere dall’entrata dei tifosi allo stadio”.
Il club amaranto continua a fare passi in avanti. “La crescita della Reggina – ha detto il patron – è dovuta a ciò che era. Ma a quello che era, andava solo vegliata un po’. La Reggina del futuro la ho bene in testa, ma devo fare attenzione a tutte le cose che dico”.
E su Aglietti:”Meno male che c’è ancora qualcuno legato ai valori. Se non fosse così sarebbe veramente brutto. Il club sarebbe amato solo dai suoi tifosi, meno male che esistono persone così nel mondo del calcio. Spero di incontrarne il più possibile”.
Gallo si sente più maturo dopo il primo anno di B. “Ho imparato a passare le notti in bianco e a mangiare poco quando la Reggina perde. Alcune cose le ho apprese, su questo non c’è dubbio. Cercherò di metterle in atto, già da questa campagna acquisti e da come cercherò di gestire l’intera annata. Speriamo andrà molto meglio”.
Ha fatto notizia la scelta di tatuarsi il logo della Reggina. “Il mio primo e unico tatuaggio. Non ne farò altri. Ce l’avevo da tanto tempo. Ho pensato di farlo, sono molto contento ogni tanto me lo sguardo”.
“Per me – ha proseguito – esiste solo la Reggina. Non riesco a capire perché sono stato accolto così bene. Mi domando continuamente perché la Reggina mi vuole così bene. Alla fine non ho fatto nulla di speciale. Io sono qua adesso. Non si può dire per sempre neanche nei rapporti umani. Spero di rimanere il più a lungo possibile, ma un giorno per forza le strade si divideranno. La Reggina rimarrà sempre e i tifosi la rappresenteranno sempre. I presidenti passano. Sarò presidente sempre, anche quando non lo sarò più”.