• Un consiglio comunale…

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    di Franco Arcidiaco – Rieccoci dopo la sosta forzata (secondo me qualcuno butta il piccio, urge affiancare una bagnarota doc al webmaster), a volte le soste possono essere salutari ma non nel mio caso, eravamo lanciati in un discorso che si arricchiva  grazie al contributo di amici-lettori ed ora bisogna riprendere il filo; eravamo rimasti al discorso della necessità del bello e su questo, a parole, siamo tutti d’accordo, ora bisogna capire qual è il sistema migliore per fare passare

    questa esigenza a livello istituzionale; secondo me è necessario un pugno nell’occhio (in senso metaforico s’intende), bisogna raccogliere in un sito internet, magari linkato con Strill, tutte le immagini di degrado che ci capitano sotto gli occhi accompagnandole con una breve didascalia per indicare luogo e data della foto; il dominio l’ho già registrato: www.ilpaesaggiodevastato.it, il sito è in allestimento e quanto prima sarà pronto a raccogliere le vostre foto; periodicamente si potrà pensare anche alla pubblicazione di un album cartaceo, che certamente non ospiterà le prefazioni entusiastiche dei vari presidenti e/o sindaci, ma costituirà una testimonianza tangibile e duratura della loro inadeguatezza istituzionale: perderanno, si spera, la voglia di sperperare milioni di euro di denaro pubblico per far stampare ad amici e comparelli quei volumoni sfolgoranti pieni di immagini false, perché decontestualizzate, accompagnate da didascalie stucchevoli ed ipocrite, che ogni anno destinano ai, cosiddetti, regali istituzionali. Servirà di monito ed, allo stesso tempo, di stimolo per tutti per avviare una seria campagna di lotta al degrado, per la riconquista del bello; sarà la nostra vergogna esposta al pubblico ludibrio, spetterà a tutti noi far si che il sito non abbia, un giorno, più ragione di essere e sarò io il primo, e quanti vorranno collaborare con me, a rimuovere le foto degli ecomostri una volta che saranno demoliti, le foto dei palazzi non finiti una volta che saranno completati, le foto delle fiumare-discariche una volta che saranno bonificate, e così via. Al lavoro dunque, cominciate a raccogliere le vostre foto, la settimana prossima vi comunicherò l’indirizzo mail dove mandarle.  Nel frattempo mi sento di appoggiare pienamente la richiesta di Giovanni Aiello, presidente dell’Associazione culturale l’Agorà, il quale ha chiesto al sindaco Scopelliti di trasformare la fallimentare struttura denominata “Il Girasole”, in un centro civico polivalente. “Il Girasole”, creato con notevole dispendio di denaro pubblico nella circoscrizione “Ferrovieri-Stadio-Gebbione”, inaugurato al solito in pompa magna con tante belle prospettive campate in aria, è oggi abbandonato e semi-distrutto; Aiello e la sua Associazione sono disposti a conferire il proprio patrimonio librario e multimediale e sono certo che tante altre associazioni sarebbero disposte a seguire il suo esempio. Forza Sindaco, ci vuole un’altra dimostrazione della sua autonomia decisionale e del suo senso civico: così come ha fatto a suo tempo per il “Cipresseto”, salvi un’altra bella struttura pubblica dal degrado e la destini a nuova vita affidandola a persone di buona volontà che la mantengano al servizio pubblico!

    Lo scorso 11 luglio su “Il Corriere della Sera” è apparso un articolo sull’Aspromonte intitolato: “Il trekking nei boschi della ‘ndrangheta”, ora voi sapete bene che io sono il primo ad essere ipercritico nei confronti della Calabria e di Reggio in particolare, però noi riggitani siamo fatti così: noi possiamo dire peste e corna su quello che ci riguarda, ma appena si permette di farlo un esterno, ci incazziamo e di brutto, ed io non faccio eccezione; quell’articolo era semplicemente falso, una sequela di luoghi comuni e di ovvietà che “nulla aggiungono e nulla tolgono ad eventi che appartengono solo ad una parte delimitata di questo territorio e che certamente non esauriscono e non ricomprendono tutta la ricchezza, la cultura, la meraviglia dell’Aspromonte. Credo che l’Ente Parco e tutte le associazioni coinvolte dovrebbero esprimere una forte protesta, alla quale mi unisco di tutto cuore”.  Il virgolettato è tratto da una splendida lettera di protesta scritta da una giornalista romana, Maria Lina Veca, che di ritorno da un soggiorno in Aspromonte (Piani di Carmelia, per l’esattezza), si è imbattuta nell’articolo del Corrierone e l’ha voluto giustamente contestare. Ora, cari amici strilloni, dovete sapere che non c’è cosa peggiore di quando un personaggio (sia esso politico o giornalista) di sinistra viene destinato ad un incarico e/o ruolo istituzionale: si cala talmente nella parte e si affeziona talmente alla sua nuova poltrona da rinnegare tutto il suo passato fino all’ultima virgola; senza andare molto in alto istituzionalmente (per carità di patria) mi limito a segnalarvi Gianni Riotta, che ha ridotto il TG1 al livello di house organ del Vaticano e del Pdl, e Paolo Mieli che, non contento di avere contribuito fattivamente a far cadere il governo Prodi e far vincere le elezioni al centro destra, ha fatto del più prestigioso quotidiano nazionale una via di mezzo tra Novella 2000 ed un qualsiasi tabloid inglese; d’altronde da un direttore che si affianca come vicedirettori personaggi ineffabili quali Magdi Allam e Pier Luigi Battista ci si deve aspettare di tutto.

    Nel frattempo il nostro presidente Agazio Loiero non ha trovato di meglio da fare che accogliere trionfalmente all’aeroporto di Lamezia Terme Lech Walesa; Walesa chi era costui? diranno i miei giovani strilloni, trattasi miei cari amici, anche in questo caso, di un personaggio di sinistra che, in vista di una serie di prestigiose poltrone, ha rinnegato pure l’ultimo degli antenati, si è fatto imbottire di soldi dalla Cia, ha tramato con Wojtyla (santo subito!) per avere i fondi dello Ior (quello di Marcinkus) provocando così il crack del Banco Ambrosiano (e tutto quello che ne è conseguito) ed è stato premiato con la Presidenza della Repubblica della Polonia e con il Premio Nobel per la Pace! Un gran bell’esempio per i giovani calabresi, non c’è che dire!

    Franco Arcidiaco

     

     

     



     

     

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