La buona notizia l’abbiamo già data nei giorni scorsi: l’Hospice di Reggio potrebbe aver finito di soffrire ed un futuro rassicurante potrebbe starsi aprendo.
Il Consiglio regionale della Calabria, infatti, ha accolto le pressioni provenienti da più parti, in primis dall’assessore Naccari, ed ha inserito una posta stabile per questo tipo di strutture.
Dati, per una volta, i meriti di Cesare alla politica, il dato, tuttavia, si presta ad alcune riflessioni di carattere più ampio.
Per una volta la città di Reggio si è stretta attorno ad una struttura all’avanguardia e lo ha fatto senza distinzione di colore politico, ma, soprattutto, lo ha fatto in maniera trasversale tra politica, cultura, società civile.
La dignità della quale trasudano tutti coloro i quali ogni giorno si spendono per garantire servizi ed umanità a chi è costretta a chiudere il proprio percorso terreno e lo fa presso l’hospice ha fatto il resto.
Hanno denunciato e continuato a lavorare, espresso senza remore la drammaticità della situazione eppure mantenuto sempre la fiducia ed il sorriso sulle labbra.
La lezione dell’hospice potrebbe essere d’esempio a tanti; e se la politica per una volta ha risposto a tono ed in tempo utile un motivo ci sarà e, banalmente, questo è da ricercare nella spinta che è partita dalla gente. Da tutta la gente.