E' a Reggio Calabria il presidente del BundesKriminalAmt, Jorg Ziercke, accompagnato dal vice capo della Polizia – direttore centrale della Polizia criminale, Nicola Cavaliere, dal direttore centrale anticrimine, Francesco Gratteri, dai responsabili dei Servizi investigativi centrali di Poliza e Carabinieri (Sco e Ros) e da Funzionari dell'Interpol di Roma, per un approfondimento investigativo-giudiziario con i magistrati della procura della Repubblica e con gli investigatori del capoluogo
reggino sulla strage di Dusiburg. La delegazione, dopo una breve tappa presso la Prefettura di Reggio Calabria, dove sara' ricevuta dal Prefetto Francesco Musolino, incontrera' al Palazzo di Giustizia il Procuratore Francesco Scuderi, ed i Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Oggi il capo della Polizia – direttore generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Antonio Manganelli e il presidente del BundesKriminalAmt, Jorg Ziercke, si sono incontrati a Roma per fare il punto sui risultati e le strategie avviate in relazione alla strage di Duisburg. E' la notte tra il 14 e il 15 agosto, quando nella cittadina della Germania occidentale, si consuma il massacro. Tommaso Venturi, 18 anni, Francesco e Marco Pergola di 22 e 20 anni, Francesco Giorgi, 17 anni, Marco Marmo, 25 anni, e Sebastiano Strangio di 39 anni, vengono uccisi a colpi di mitraglietta davanti al ristorante-pizzeria 'Da Bruno' di proprieta' della famiglia Strangio. Sono appena usciti dal locale. Li' hanno cenato e festeggiato il 18esimo compleanno di Tommaso Venturi. Sono da poco passate le due quando i killer nascosti nel buio entrano in azione. I sei calabresi sono appena saliti su due auto: una Golf e un furgoncino Opel. Contro di loro vengono esplosi una raffica di colpi: oltre settanta. Poi a ognuno, quasi a voler firmare l'omicidio, viene sparato un colpo in testa. All'arrivo dei soccorsi per cinque di loro non c'e' piu' niente da fare mentre il sesto muore in ambulanza durante il trasporto in ospedale. Per la cittadina della Germania occidentale e' uno coch. La 'ndrangheta colpisce anche all'estero. Non ha limiti. Alla base del delitto c'e' probabilmente la faida di San Luca che insanguina la Calabria da oltre 16 anni. Subito scattano le indagini della Polizia tedesca, mentre a San Luca si rafforzano le misure di sicurezza, e da Reggio Calabria parte per la Germania un pool di investigatori. A fornire i primi elementi sono alcuni testimoni che raccontano di aver visto fuggire dal luogo del delitto due persone, a bordo di un'auto. Grazie alle descrizioni fornite viene ricostruito l'identikit dell'uomo che si trova alla guida della vettura: ''Altezza intorno a 180-185 cm figura slanciata, capelli scuri corti e basette fin quasi alla bocca, senza barba o baffi, con un grosso neo sotto l'occhio destro''. L'identikit viene messo sul sito internet della polizia del Nord Reno Vestfalia con questo annuncio: ''In base alle indicazioni di testimoni oculari sono stati visti nelle immediate vicinanze del luogo del deltto due uomini attualmente sconosciuti, che potrebbero essere ricollegabili ai fatti. Le due persone sono salite su un'auto parcheggiata al centro della Muehlheimer Strasse di Duisburg, una grossa berlina che si e' allontanata a velocita' in direzione dello zoo di Duisburg''. L'identikit viene inviato anche agli inquirenti di Reggio Calabria che lo analizzano per capire se possa corrispondere al volto di qualche persona collegata agli ambienti criminali della 'ndrangheta. Ma dalla prima analisi non emerge nessuna somiglianza. Poi sempre sul sito della Polizia tedesca viene inserito un filmato in cui compaiono due sospetti sicari in fuga, ripresi da una telecamera a circuito chiuso nei pressi di un distributore di benzina. Il 24 agosto la Polizia tedesca interroga sette persone che non vengono pero' trattenute. Poi scattano una serie di perquisizioni in alcune abitazioni di diverse localita' del land del Nord Reno-Westfalia, ma anche in altre regioni della Germania. Vengono sequestrate automobili e diversi oggetti che vengono acquisiti come elementi utili alle indagini. (Adnkronos)