Metti una sera dopo cena.
Metti un centro storico reggino che, come accade quotidianamente ogni anno fino a metà settembre, sia letteralmente assediato dalla gente
e dalle automobili.
Metti che proprio i pedoni facciano fatica a muoversi in mezzo a parcheggi selvaggi, auto sistemate esattamente in direzione
della rampa per i disabili, sulle strisce, sul marciapiede, davanti a
passi carrabili.
Metti anche che il caldo ci mette un attimo a trasformare in una lite una discussione. Metti anche che in mezzo a questo girone dantesco i Vigili Urbani provano a metterci una toppa, a garantire un minimo di ordine, di rispetto delle regole.
Metti, però, che – alla fine- sono uomini anche loro e così, forse riconoscendo il giornalista, sbottano, si aprono, si sfogano.
Ed il quadretto che ne viene fuori per la nostra città , per il senso civico della nostra società, per l'educazione dei reggini è veramente disastroso: "Noi non sappiamo più cosa fare" – attacca uno degli uomini in divisa- "eppure una città più ordinata e più fruibile dovrebbe essere un'interesse collettivo. Invece facciamo fatica anche a fare rispettare la corsia preferenziale per autobus e mezzi di emergenza, pensi un pò. Noi sanzioniamo, certo, ma se le infrazioni sono così numerose e così gravi non ce la faremo mai, nonostante il fatto che adesso siamo anche numerosi".
Un percorso completo di ritorno al civismo necessita di decenni di attività costante, di questo si è ben consapevoli tutti quanti, eppure più di qualche volta lo sconforto sembra prendere il sopravvento: "Voi non avete l'idea di quello che ci tocca sopportare per le strade" – insiste uno dei due Vigili Urbani- "liti e minacce ad ogni piè sospinto, rischi sul piano fisico. Pensi che signore ingioiellate sono anche arrivate ad augurarci brutte malattie! No, non è questa la via per lo sviluppo della città".
Questo lo sconfortante quadro della situazione che, piaccia o no, è anche lo spaccato del reggino medio nell'anno del Signore 2007.
Per evitare le liti, invero, un sistema ci sarebbe: sanzionare in fretta e procedere oltre, evitando, come invece fanno alcuni Vigili, di stazionare sul posto in attesa che arrivi il proprietario del mezzo, con il quale, necessariamente, si avvierà una polemica che non sai mai dove ti potrà portare. Una voce maligna, però, sussurra che qualcuno, prima di sanzionare voglia accertarsi bene di chi sia il mezzo, per esercitare quella porzione di potere da sempre legata alla dicotomia tra diritti e privilegi, laddove i secondi di pochi finiscono necessariamente per comprimere i primi di tanti, ma questo è un cattivo pensiero…
Il caldo gioca anche questi scherzi…