Riceviamo e pubblichiamo
Io, povero pendolare che ogni giorno deve andare e tornare da Messina per lavoro con una spesa di 42 euro al mese(di
abbonamento) e, in certe occasioni, con la nave stipata all'inverosimile, arrivo alle 7,20 dentro la oramai
tristemente famosa monocarena di RFI (la gemella del Segesta per intenderci, quello che è stato speronato a gennaio), e
mi vedo affiggere i nuovi orari, i furbi hanno eliminato una corsa(e se ne va a farsi benedire la città metropolitana)
e "spalmato" le altre nel corso del pomeriggio, quindi con tempi di attesa che superano l'ora e mezza tra una corsa e
un'altra, i nuovi orari, dicevo, che entrano in vigore da lunedi, cioè da oggi, in pratica immediatamente,
considerate che anche sul sito vi sono ancora i vecchi orari ad oggi,quindi chi scende da fuori si ritrova spiazzato, il
modo come trattano la gente è quantomeno irriguardoso, considerato che paghiamo ogni mese in anticipo un
abbonamento e se non lo usiamo è denaro che entra nelle tasche di RFI senza fornire un servizio, perchè lo
perdiamo al trentesimo giorno senza alcuna remora da parte loro, oltretutto è capitato che avessi dovuto pagare 1,5
euro alla meridiana, quando faceva corse quasi regolari, perchè la monocarena era piena come un carro merci.
L'unica alternativa è Villa San Giovanni, altra ora e mezza tra tram, nave e automobile o treno per andare a Messina, ma è possibile che per 3 km di mare un povero cristo che va a lavorare o a studiare debba perdere ogni giorno 3 ore?
E' questa la città metropolitana che vogliamo?
bah
Cordiali saluti e buon lavoro
Dott. Mamone Alessio