Polistena ha un nuovo difensore civico, la dott.ssa Tina Ierace; eccola ai nostri microfoni:
– Il ruolo che lei riveste sembra quasi costruito per la sua persona, come se non potesse ricoprirlo che lei, quanto ha inciso la sua esperienza politica passata?
Io penso sia bastata l’esperienza di vita che poi abbraccia anche quella politica.
– Quando è stata eletta ha pensato che questa carica fosse un peso o una benedizione?
Visto che ho fatto la domanda non l’ho presa né come un peso né come una benedizione, in quanto si realizzava la possibilità di essere di aiuto ai miei concittadini in una vesta non politica.
– La figura del difensore civico, vogliamo spiegarlo in parole povere per <l’uomo semplice> per <l’ uomo della strada>, in cosa consiste, di cosa si occupa?
Il difensore civico ha il compito di difendere il cittadino dagli abusi dell’ Amministrazione, interviene contro le disfunzioni, le carenze le omissioni e i ritardi dell’ Amministrazione. In altre parole, vigila sull’operato del Comune e/o di altri Enti da esso controllati.
– Lei è stata una colonna portante del femminismo degli anni ’70 pensa che
le donne oggi abbiano raggiunto un grado di parità soddisfacente?
Diciamo che mi sono solo impegnata per quello che era il periodo, ricco di voglia e di partecipazione. Penso che le pari opportunità ancora oggi non si siano realizzate, le quote rosa sono una chimera e si rischia di perdere ciò che le donne fin ora hanno ottenuto, in ogni caso il femminismo nel presente non ha più senso perché le donne sono in grado di coniugare femminismo e femminilità.
– Ha una donna a cui si ispira nella politica italiana, anche del passato?
Le donne che in politica ho apprezzato sono: Nilde Iotti e Rossana Rossanda.
MARIA BOETI