Calando nei fondali della costa scillese, tra cannitello e la marina grande, rimaniamo affascinati dallo spettacolo di stormi di pesci nel blu, una miriade di schegge argentee che sostano immobili a mezz’acqua, siamo di fronte alle menole.
Habitat: la Menola, tecnicamente Spicara, della famiglia dei centracantidi, è un pesce diffusissimo lungo tutte le coste calabresi.
La sua presenza si estende dal mediterraneo al balcone sull’oceano atlantico, è diffuso in marocco, alle canarie, nella spagna atlantica.
Menola sciava, minola, amenola, meduledda, ammendula, garrizzo, zerro, zerolo, mascularu, cocco, zerolo, maridola, asinedda, nzimburu, l’italia si è sbizzarrita nell’assegnarle una varietà di nomi anche fuori dal comune.
Comunissimo è invece incontrarla in acqua, specie nelle ore serali, quando interi fitti banchi di minole ci sbarreranno la via del fondale.
Dal corpo ovale, muso appuntito, grandi occhi, è grigio-bruno sul dorso ed argenteo sui fianchi, ha piccole macchioline blu elettrico spruzzate lungo il corpo ed una macchia nera sta al centro delle linee laterali. La testa presenta una gobba che si accentua sempre di più con la crescita dell’animale. Le pinne stesse, dorsale, caudale, anale, e pettorale, sono di un colore blu intenso, che di notte tende a diventare verde spento, la coda è maculata. Non supera i 20 cm di lunghezza, ed è come altri, un pesce ermafrodita e proteroginico, nasce femmina, diventa maschio a due anni d’età, si riproduce dalla primavera all’estate, periodo in cui è massima la sua presenza in acqua, allorchè i maschi assumeranno una particolare livrea nuziale, che li fa apparire bruno-verdognolo con striature tendenti al giallo lungo i fianchi (vedi foto), e rimarranno prevalentemente sul fondo, dove scavano delle piccole buche nella sabbia, dove saranno deposte le uova, mentre le femmine vanno a popolare gli strati più superficiali dell’acqua.
Ama i fondali sabbiosi così come quelli con fitta presenza di posidonia (sterminati branchi popolano la posidonia oceanica), dove trova il nutrimento base della sua dieta, plancton e zooplancton, invertebrati ed animaletti bentonici. Vive tra i 10 ed i 150 mt di profondità.
In cucina: Non è un pesce molto apprezzato in cucina, è anche molto deperibile, si può gustare solo freschissimo, anche le sue piccole dimensioni non permettono grandi ricette.
Prepariamo oggi, una ricetta siciliana, le menole di campagna.
Teniamoci oto menole da parte, mentre ungiamo una teglia da forno e ci mettiamo uno strato di patate tagliate a fette, sale, pepe, olio(poco) ricopriamolo con uno strato di cipollotti tagliati a metà, poi un’altro strato di patate, olio. Inforniamo a 180° per una mezz’oretta coprendo con stagnola. Puliamo intanto le menole, squamiamole, ed insaporiamole con olio, sale, peperoncino. Una volta cucinato il tortino di patate, tagliamolo a quadrati,ed aggiungiamoci i pesci, disponendoli ognuno su ciascun quadrato. Lasciamo cucinare ancora in forno aggingendo un filo d’olio e rosmarino. A cottura ultimata, serviamo con prezzemolo fresco, dividendo nel piatto ogni quadrato di tortino con la propria menola.
Tecniche di pesca: La pesca industriale riempie gli strascichi e le reti da posta di menole, che però non hanno un gran mercato, sono reputate pesce povero, deperiscono in fretta e quindi non sono poi così diffuse tra i banchi delle pescherie.
Tutti noi con le canne da posta e con le lenze dalla barca ne possiamo catturare tantissime, adorano il gambero, non disdegnando anche tanti altri tipi di esche, non necessitano di alcuna pasturazione delle acque, ma abboccheranno con voracità alle palature, specie in estate, loro massimo periodo riproduttivo, e nelle ore serali. Dovessimo dedicarci a pescare menole, usiamo il galleggiante con la canna da posta, o caliamo a mezz’acqua le nostre lenze, nel caso pescassimo dalla barca, questo è il loro fondale preferito.
In apnea c’è poco da dire. Non è un pesce che raggiunge grandi dimensioni, per cui non dà grandi stimoli sportivi. E’ però difficile da sparare e dallo scatto fulmineo nella breve distanza. Niente è detto, non dovessimo avere nulla di meglio da fare sott’acqua, potremmo accanirci nella loro pesca, che si rivelerà inaspettatamente agonistica.
Vittorio Renzelli.