Riceviamo e pubblichiamo – Tempo freddo, clima gelido; altro che Primavera. E non solo in termini metereologici.
Ieri sera, con un gruppo di amici, abbiamo dovuto rinunciare, a malincuore e con amarezza, allo spettacolo di etnojazz del polistrumentista africano Baba Sissoko, in programma sabato 12.03.2016 al Miramare, per cui avevamo acquistato i biglietti con anticipo rispetto all’orario d’inizio dello spettacolo.
Ma non basta organizzare spettacoli di rilievo al Miramare; bisogna saperlo fare.
Bisognerebbe saper trattare col pubblico, soprattutto quando si verificano disguidi di cui è responsabile l’organizzazione e non certo lo spettatore.
Non si dovrebbero vendere biglietti in esubero rispetto ai posti realmente disponibili in sala. Quand’anche ciò accadesse, si potrebbero spiegare le difficoltà sopravvenute – imputabili non certo allo spettatore – con garbo e cortesia, piuttosto che chiudere le porte in faccia alle persone munite di biglietto, apostrofando a distanza la vicina biglietteria con un secco “Se staccate ancora biglietti, annullo il concerto!”
La proposta di rimborsare il 50% del biglietto e far vedere lo spettacolo in piedi ci consegna ad un altro motto, ben noto da queste parti: “Chisti simu!”, che accompagniamo alla speranza che non si traduca in un definitivo “chisti ristamu”.
Il rimborso del prezzo totale del biglietto ci restituisce un minimo sindacale di normalità; in attesa di un minimo di cortesia.
E anche fuori oggi è freddo.
Gianluca Lucisano
Raffaella Brandi
Carmen Buda
Sabrina Sofi