Pubbliredazionale – Nell’ambito del progetto “Legalità e Cultura”, promosso dal MIUR in collaborazione con la Fondazione “Antonino Scopelliti”, con il coordinamento della dott.ssa Maria Cantone, gli allievi dell’IIS “RIGHI-GUERRISI” sono stati sollecitati ad ipotizzare e sviluppare un modello sostenibile, finalizzato alla riqualificazione e riconversione di un immobile confiscato alla mafia, con l’obiettivo di consentire il suo riutilizzo seguendo specifiche indicazioni inerenti le attività da sviluppare e le modalità operative prefigurate.
Il Collegio Docenti della Scuola ed il suo Dirigente hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, e per l’attuazione del progetto hanno individuato la classi 4 A del corso “Costruzioni Ambiente e Territorio”, la classe 4 E del corso “Trasporti e Logistica – conduzione mezzo aeronautico” e la classe 4 A del corso “Biotecnologie Sanitarie”.
Agli allievi, appartenenti ad eterogenei indirizzi dell’Istituto, è stato chiesto di ideare e programmare un percorso idoneo a fornire un risultato finale multidisciplinare, definito in ogni suo aspetto, scaturente dalla stretta collaborazione con opportuno scambio di informazioni tecnico-scientifiche, tra discipline apparentemente distanti tra loro ma pur sempre in grado di interagire.
L’immobile da destinare allo sviluppo del progetto è stato individuato dall’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria tra quelli ad essa assegnati dall’Agenzia dei Beni Confiscati alla Mafia, e curati nella gestione, con particolare cura ed attenzione, dalla Consigliera Comunale Nancy Iachino, delegata dal Sindaco.
Atteso che l’iter progettuale e formativo, comprendeva anche una visita a tema, i docenti referenti hanno ritenuto utile accompagnare gli allievi a visitare alcuni siti particolarmente significativi, ricadenti in ambito provinciale, i quali non solo possono ottimamente testimoniare l’importanza e l’impegno profuso dallo Stato nella loro gestione, ma offrono un’utile occasione per approfondire sul campo le tematiche e le problematiche relative, che esulano dalla ordinarietà e non sono contemplati dai testi di studio.
La Pesidente dott.ssa PASTORE ed i Magistrati del Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, presa cognizione della inusuale richiesta hanno prontamente aderito all’iniziativa autorizzando la visita presso un’azienda agricola ricadente nel territorio di Rizziconi, costituita da terreni utilizzati per la produzione di olio, di agrumi, di kiwi, di mandarini e di melograno, tutti destinati alla commercializzazione sul mercato locale e nazionale, nonché di seminativi fondamentali per la coltivazione di foraggere da impiegare nell’allevamento di ovini da latte anch’esso presente in azienda.
Il tutto anche se sottoposto da qualche tempo a sequestro preventivo da parte del Tribunale di Reggio Calabria, si trova allo stato in piena attività produttiva, ed è gestito da due custodi-Amministratori Giudiziari, i quali hanno accolto i visitatori, e nel dare il benvenuto si sono preliminarmente soffermati nella illustrazione del delicato compito loro affidato dal Tribunale, e la conseguente loro responsabilità circa la “custodia, conservazione e amministrazione dei beni sequestrati o confiscati”.
Subito dopo sono state meglio descritte le tecniche di gestione utilizzate nella conduzione dell’azienda agricola e zootecnica, soffermandosi in particolare sulle modalità organizzative, volte a prefigurare il piano delle lavorazioni e conseguente tempistica (semina, irrigazione, raccolta, nutrizione degli animali, ecc), sulle modalità di attuazione del piano acquisti (sementi, concimi, prodotti chimici), sullo studio del mercato nel settore agricolo e zootecnico, sull’l’iter da seguire per la vendita dei prodotti (kiwi, mandarini, clementine, melograno, olio, latte, ecc) sul programma di sorveglianza continua dello stato sanitario del gregge con particolare attenzione alla cura e prevenzione della brucellosi.
E’ stato ancora evidenziato il continuo monitoraggio effettuato dagli amministratori sull’andamento economico ed il modello gestionale amministrativo da loro seguito, sempre sotto il vigile e competente controllo della dott.ssa Alessandra BORSELLI, Giudice Delegato della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, la quale è costantemente aggiornata attraverso specifiche istanze o relazioni, aventi ad oggetto le attività da porre in essere, per cui di volta in volta viene rilasciato, uno specifico provvedimento autorizzativo, con la tempestività che l’ambito agronomico richiede.
Gli allievi hanno partecipato sempre con un crescente interesse, anche abbastanza incuriositi dalla semplicità con cui gli Amministratori Giudiziari si relazionavano con loro, riuscendo ad acquisire piena consapevolezza sul ruolo e sulle ricadute che le loro diverse specializzazioni possono avere nel mondo reale e nella ricerca del bene.
Conclusa questa prima parentesi e dopo avere raccolto per l’assaggio qualche frutto di Kiwi che dopo la vendita è rimasto ancora sulle piante in quanto di pezzatura non commercializzabile, il gruppo si è spostato presso il Centro polifunzionale Padre Pino Puglisi, che ha sede in un immobile confiscato ed è stato affidato in gestione alla Parrocchia Santa Maria Vergine di Polistena.
Qui, nell’accogliere gli ospiti, il dott. Antonio Napoli, responsabile della Cooperativa “Valle del Marro” ha illustrato il percorso seguito grazie all’appoggio dell’Associazione Libera precisando che avvalendosi dell’impegno, della speranza, della caparbietà e della buona volontà di tanti giovani, è stato possibile per la Cooperativa ottenere in concessione e gestire circa 160 ettari di terreni produttivi, tutti confiscati alla mafia, offrendo così importanti occasioni di lavoro, a tempo indeterminato e stagionale a molti giovani e non del territorio.
La visita, già coinvolgente per la tipologia di esperienza vissuta, ha consentito agli allievi di vivere un altro momento ricco di emozioni in quanto in loco hanno incontrato in loco alcuni giovani universitari di Trento, anch’essi in visita, i quali erano venuti da così lontano per commemorare il giovane Celestino Fava di Palizzi, vittima di mafia, al quale essi hanno intitolato il presidio universitario della loro città.
Gli universitari di Trento, hanno ascoltato con vivo interesse la descrizione del progetto e di ciò che i giovani allievi si accingevano a fare, per cui si sono vivamente complimentati per l’impegno ed i contenuti dell’iniziativa, esortandoli ad insistere in iniziative di tal genere ed a migliorarsi, più che certi che solo così si potrà investire per un futuro migliore della Calabria.
La visita si è conclusa presso la Fattorie della Piana dove gli allievi oltre ad osservare le modalità di conferimento delle produzioni locali di varie aziende del territorio – incluse quelle confiscate o sequestrate – hanno avuto modo di visitare le stalle ivi presenti, ed infine hanno degustato le prelibate pietanze preparate dall’annesso punto ristoro.
Il viaggio di ritorno ha infine offerto l’opportunità agli organizzatori per ripercorrere i momenti salienti di una intensa giornata ricca di emozioni e di spunti di riflessione, ed i ragazzi con il loro entusiasmo e la loro genuina spontaneità hanno dato ampia prova e testimonianza circa l’utilità e necessità di vivere una giornata così ricca di emozioni al di fuori delle convenzionali e fredde aule scolastiche, sfatando così il convincimento comune che lo Stato, con i propri provvedimenti cautelari, blocca l’economia locale facendo venire meno molti di posti di lavoro.
Gli studenti hanno invece avuto modo di accertare di persona che ciò non risponde al vero, e che si tratta solo di uno sterile e deleterio luogo comune in quanto ove sussistono le condizioni l’Amministrazione Giudiziaria dispone responsabilmente la prosecuzione dell’attività economica e lavorativa, affidandola a solerti e fidati professionisti i quali, nei limiti concessi loro dalle disposizioni di legge, si adoperano per mantenere in vita le stesse attività anche al fine di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali.
Le attività di cui sopra si concluderanno il giorno 17 dicembre nel corso di una apposita manifestazione che avrà luogo presso l’IIS “RIGHI” per l’illustrazione del progetto e di quanto immaginato e proposto dai giovani allievi, alla presenza, fra le altre Autorità anche dell’on. Rosanna SCOPELLITI, rappresentante dell’Associazione “Antonino Scopelliti”, che con grande slancio ed impegno ha promosso e sponsorizzato il progetto medesimo, la cui finalità è essenzialmente quella di indicare ai giovani partecipanti una strada da seguire, sempre nell’ambito della legalità, tale da poter assicurare a molti di loro un futuro roseo o comunque un possibile sbocco lavorativo